Ospedale di Fondi, ciao Pediatria. Ma il vero caso è il laboratorio analisi

L'ospedale di Fondi

Una sorta di baratto di necessità dietro l’angolo da tempo nell’ambito della progressiva metamorfosi del comparto sanitario provinciale, ma che da qualche giorno, giunta l’ufficializzazione, a Fondi sta creando non poco allarme: la soppressione della Pediatria. E, proprio a fianco, una criticità in grado di mandare in tilt due ospedali ignorata dai più e che sta passando sotto silenzio: i laboratori di analisi a servizio dell’ospedale della Piana e di quello di Terracina rischiano il collasso. Storie di sanità.

Giorgio Casati

Come recentemente deliberato dal Dg dell’Asl pontina Giorgio Casati in ossequio alle previsioni dell’ultimo Atto aziendale, al “San Giovanni di Dio” è ormai arrivato il momento dell’addio all’Unità operativa complessa di Pediatria-Neonatologia. Martedì l’Uoc sarà soppressa per lasciare il passo all’attivazione di un’Unità operativa semplice, quella di Neonatologia-Nido. Un declassamento, insomma. L’ennesimo degli ultimi anni, per il nosocomio in questione. Eppure questa volta sarebbe diverso: col sacrificio dell’Uoc di Pediatria, obbligato dai numeri, in prospettiva si è data nuova linfa al boccheggiante reparto di Ostetricia-Ginecologia, a breve “promosso”. Preservando una peculiarità che nell’ambito del nuovo corso dell’ospedale di Fondi sarà sempre più centrale.


Per mole di lavoro, e quindi di prestazioni e ricoveri, complici le nuove forme di ospedalizzazione la Pediatria non garantiva più gli standard minimi per mantenere lo status di Unità operativa complessa. Con un occhio ai numeri e uno all’ottimizzazione delle poche risorse professionali presenti, si è quindi deciso per una particolare manovra strategica: via l’Uoc di Pediatria, largo a breve ad un’altra Uoc, quella di Ostetricia-Ginecologia, finora Unità operativa semplice. Insomma: un primariato in meno da una parte, uno in più dall’altra. Vedendo d’ora in avanti concentrati, secondo le intenzioni, i pochi pediatri in servizio presso la struttura di via San Magno al sostegno e al rafforzamento delle attività del Nido. E di riflesso della stessa Ostetricia: anche di recente le funzionalità del reparto sono state pericolosamente a rischio proprio per la carenza di pediatri.

A margine, una dovuta sottolineatura. Con la sopraggiunta soppressione dell’Uoc di Pediatria, il quarto piano del “San Giovanni di Dio” non chiuderà. Non verranno più effettuati ricoveri – giù da molto ai minimi termini -, ma continueranno visite ed assistenza neonatale ambulatoriale, prestazioni da ora a firma della nascente Uos Neonatologia-Nido.

Detto della soppressione dell’Uoc di Pediatria per salvare (e promuovere, come da Atto aziendale) il reparto di Ostetricia-Ginecologia, sul fronte sanitario locale c’è però un’altra questione che rischia di passare inosservata. Ben più stringente. E, questa sì, davvero allarmante: l’operatività dei laboratori di analisi. Quello di Fondi, da tempo attivo solo mezza giornata, come pure quello del “Fiorini” di Terracina, finora operativo H24 e sui cui si appoggiano buona parte degli esami del “San Giovanni di Dio”. In entrambi i casi si rischia lo stop, o quantomeno un forte ridimensionamento dell’attività. La causa? Diversi contratti di figure professionali precarie non ancora rinnovati. In assenza di nuovi atti da parte dei vertici Asl per sopperire all’affanno, buio pesto. Per i laboratori e, di conseguenza, per la funzionalità dei reparti e per la gestione della stessa emergenza dei pronto soccorso. Questo spauracchio, a costituire il pericolo maggiore.

Il sindaco De Meo

Fatto sottolineato anche dal sindaco fondano. “È normale che la questione riguardante la Pediatria non ci piaccia completamente”, ha detto Salvatore De Meo. “Ma, vista la scarsità di personale, carenza riscontrabile un po’ ovunque, è un modo per rafforzare ulteriormente l’Ostetricia-Ginecologia, che è stata elevata Uoc (il primariato era stato tagliato dal vecchio Dg Caporossi, ndr). Un reparto su cui puntiamo, su cui ci siamo concentrati col Dg Casati e il governatore Zingaretti, e che senza pediatri a supporto dovrebbe chiudere. Se allarmismo deve esserci, dovrebbe essere proprio per la situazione dei laboratori di analisi”.

Da qui, De Meo coglie l’occasione per ribadire quanto detto da mesi: “La nostra battaglia è il potenziamento del pronto soccorso con tutti i servizi di supporto operativi h24, ed è soprattutto lì che non dobbiamo abbassare la guardia. Bisogna fare in modo che laboratorio analisi, Cardiologia e Radiologia siano veramente funzionanti ventiquattr’ore al giorno. La tempestività nella diagnosi ti può salvare”.

Per finire, un cenno alle prossime mosse operative: “Aspetteremo che si superi la fase di assestamento della nuova presidenza di Zingaretti, per poi riprendere il programma che avevamo condiviso con Alessio D’Amato, fortunatamente riconfermato alla cabina di regia del Servizio sanitario regionale. Adesso ci troviamo ad affrontare una criticità, subito dopo affronteremo la programmazione già approntata per il nuovo inquadramento dell’ospedale nell’ambito della rete provinciale”.

A breve il primo cittadino della Piana incontrerà il Comitato pro ospedale coordinato da Lucio De Santis, da dove a prescindere da tutto non continuano a nascondere le proprie preoccupazioni per il futuro del presidio sanitario.

SEGUI LE NEWS DI H24NOTIZIE SU FACEBOOK (clicca qui)