Fondi, Mof all’asta “in saldo”: il Pd contro l’atteggiamento «inspiegabile» dei vertici del Mercato

Il prossimo 24 maggio la procedura esecutiva messa in atto dai creditori nei confronti dell’Imof registrerà un passaggio importante, speriamo non definitivo, con lo svolgimento di una ulteriore seduta per la vendita dell’Imof. Il progressivo abbassamento del prezzo di vendita giunto a meno di 6 milioni di euro con possibilità di offerta a poco più di 4 milioni di euro, fa ritenere più che appetibile l’acquisto per immobiliaristi e investitori. La preoccupazione per il futuro della più importante struttura economica del nostro territorio è altissima sia da parte degli operatori che di tutti i cittadini fondani”. Lo scrivono i componenti del gruppo consiliare del Partito Democratico, Mario Fiorillo, Maria Civita Paparello e Luigi Parisella. 

“Nelle ultime due sedute del consiglio comunale e nelle ultime riunioni della commissione Attività produttive, insieme a tutte le altre forze politiche cittadine, abbiamo affrontato la questione, anche alla luce di un intervento della Regione per ridefinire l’annoso contenzioso e per creare le condizioni di un effettivo rilancio della struttura.


Nello specifico, per scongiurare il tragico ed irrimediabile scenario che si definirebbe se effettivamente la vendita coatta andasse in porto, abbiamo sollecitato il sindaco De Meo a farsi parte attiva nei confronti dell’amministratore unico della Imof per risolvere il contenzioso con i creditori, saldando i debiti e procedendo ad una bonaria definizione. Peraltro sappiamo che la Imof disporrebbe anche della liquidità necessaria per far fronte ai debiti, in quanto la Regione Lazio in questi ultimi mesi le ha trasferito una consistente somma a seguito del ricalcolo di compensazioni relative ad anni precedenti.

Sappiamo che il sindaco è già intervenuto a dar seguito alle sollecitazioni del consiglio ma ci giungono voci di un inspiegabile atteggiamento dilatorio dell’amministratore unico. Speriamo che siano voci infondate perché, se così non fosse, significherebbe che veramente siamo ad un passo dal determinare la definitiva demolizione di quel ‘sistema Mof’ che agricoltori, commercianti e operatori economici fondani hanno creato con decenni di alacre attività e di sagace iniziativa.

Chiediamo pertanto al sindaco di continuare con maggior incisività ad intervenire per scongiurare l’irreparabile, facendo valere le ragioni del Comune non solo come socio, purtroppo spesso lasciato in posizione marginale, ma soprattutto come massimo rappresentante di tutta la comunità che quella realtà economica ha creato. Lo sollecitiamo a ricordare all’amministratore unico che il Mof è patrimonio della collettività fondana e non ‘cosa sua’. In questa azione a difesa degli interessi collettivi, gli garantiamo tutto il nostro sostegno, pur come forza di opposizione in consiglio comunale”.