Consorzi di bonifica, Simeone (Fi): “Enti costretti ad inaccettabile stallo”

Giuseppe 'Pino' Simeone

“L’inerzia del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e la lentezza burocratica stanno costringendo i Consorzi di Bonifica ad una inaccettabile situazione di stallo.” Lo dichiara in una nota il presidente della commissione sanità della Regione Lazio, Giuseppe Simeone

“Preso atto del prolungato immobilismo mostrato in questi anni ho presentato, a firma di tutto il gruppo consiliare di Forza Italia, una interrogazione urgente a risposta immediata nella quale si chiede a Zingaretti e agli assessori competenti in materia di conoscere con quale tempistica precisa si intenda procedere alla chiusura della fase commissariale e alla indizione delle elezioni degli organi statutari dei Consorzi di Bonifica per restituire ad Enti fondamentali per la tutela del territorio una gestione ordinaria e mirata alla reale valorizzazione dei territori interessati.”


“Era l’agosto 2016 quando con un apposito articolo inserito nella legge regionale 12/2016, cosiddetto collegato al bilancio, la Regione Lazio ha provveduto al riordino dei Consorzi di bonifica e alla definizione dei nuovi comprensori. La norma dettava tempi chiari entro i quali effettuare tutte le procedure necessarie, tra cui la nomina dei commissari e dei sub commissari, monitoraggio dello stato patrimoniale degli Enti, redazione del progetto di fusione da sottoporre all’approvazione della giunta regionale, comprensivo del modello organizzativo, per arrivare entro la metà del 2017 all’indizione, da parte dei commissari straordinari, delle elezioni degli organi statutari dei Consorzi di bonifica.”

“Purtroppo, però, nulla di tutto questo è stato fatto nei tempi previsti. Tanto che solo il 20 dicembre 2016, con ben tre mesi di ritardo rispetto a quanto imposto dalla legge, il presidente Zingaretti ha nominato i 4 Commissari straordinari dei Consorzi di bonifica di “Val di Paglia Superiore” e “Bonifica Reatina”, “Tevere e Agro Romano”, “Maremma Etrusca” e “Pratica di Mare”,  “Agro Pontino” e “Sud Pontino”, “A Sud di Anagni”, “Valle del Liri” e “Conca di Sora”. Rimando che ha aperto la strada a dilazioni e inadempienze che si sono trascinati portando, a due anni di distanza dall’approvazione del riordino dei Consorzi di Bonifica, al prolungarsi della fase commissariale che contrasta di fatto con la valorizzazione del patrimonio umano e di servizi che i Consorzi dovrebbero erogare.

“Le modalità e le tempistiche seguite nella gestione degli atti e delle relative procedure finalizzate alla fusione dei Consorzi di Bonifica e della fase commissariale, inoltre, risultano essere, in modo incontrovertibile, non rispettosi della volontà del legislatore che stabilisce testualmente che “I Commissari straordinari, i sub commissari e i revisori dei conti permangono nell’incarico fino all’insediamento degli organi dei Consorzi di bonifica” affermando chiaramente il principio in base a cui, terminata la fase commissariale, la gestione dell’Ente debba essere lasciata agli organi democraticamente eletti dai consorziati”.

Il riordino dei Consorzio di bonifica del Lazio doveva essere finalizzata alla valorizzazione di questi Enti fondamentali nella gestione del territorio ma a causa delle inadempienze rilevate i consorziati, nonché i servizi erogati dai Consorzi, si trovano in una fase di impasse che deve essere rapidamente superata. Ci auguriamo di ricevere in aula una risposta concreta e non evasiva che consenta di fare chiarezza sullo stato dell’arte di tutte le procedure sinora poste in essere, da parte dei Commissari e della Regione Lazio, per arrivare nel più breve tempo possibile alla chiusura della fase commissariale e alla elezione degli organi statutari dei Consorzi di Bonifica che devono essere restituiti ai loro legittimi proprietari, i consorziati, e messi nella posizione di assumere tutte le scelte migliori a favore dei territori e della risoluzione delle criticità che essi esprimono”.