TERRACINA, FURTO PER TREMILA EURO DA TONY PESCA. INTANTO IL RIESAME DISSEQUESTRA UN ALTRO LOCALE AI FIORILLO

Tutta colpa della sovraesposizione mediatica. Si sono espressi in questi termini Antonio Fiorillo ed il suo avvocato Giulio Mastrobattista quando hanno appreso la notizia di un furto avvenuto da Tony Pesca, una delle tante attività riconducibili alla famiglia finita nel mirino degli inquirenti per un maxi giro di usura tra Fondi, Monte San Biagio e Terracina.

Un gruppo di ignoti si è introdotto nell’attività passando per il retro e, con l’utilizzo di un flex, ha letteralmente sventrato la cassaforte trovandovi dentro circa 3mila euro. All’interno del forziere hanno poi trovato le chiavi di una seconda cassetta blindata ma, dopo una veloce ispezione, hanno deciso di non portarne via il contenuto: assegni e cambiali. Ultima tappa presso la cassa dove però i titolari avevano lasciato una manciata di spiccioli. Briciole rispetto all’ingente bottino che i malviventi speravano di trafugare.


Antonio Fiorillo, figlio del titolare della pescheria, ha subito denunciato l’accaduto ai carabinieri chiedendo loro di acquisire i filmati delle telecamere attive per sorvegliare il vicino Cinema multisala Rio. Secondo il 40enne, tornato in libertà lo scorso 23 giugno, sarebbe tutta colpa dell’eccesiva pressione mediatica e dei 16 milioni di beni sequestrati che rimbalzano sui media. “I miei cani abbaiavano in modo sospetto” ha raccontato Antonio Fiorillo secondo il quale i ladri lo stavano spiando nella sua abitazione di Borgo Hermada. “Devono essere entrati in azione – ha continuato – quando sono uscito per andare a lavoro come faccio ogni notte”.

Cronaca a parte oggi il tribunale del riesame ha dissequestrato anche un locale commerciale sito in via Palermo. L’annullamento parziale dell’ordinanza di convalida comunque non soddisfa a pieno i legali Giulio Matrobattista, Massimiliano Fornari Angelo e Oreste Palmieri che hanno già annunciato di voler fare ricorso in cassazione. I due avvocati chiederanno sia il dissequestro totale dei beni sia la rimessa in libertà di Bruno Fiorillo, agli arresti domiciliari dallo scorso 7 giugno.

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