Quando l’eccellenza è in periferia: la scuola dell’infanzia di Gianola – VIDEO

Nel variegato quartiere di Gianola fa capolino una micro realtà fatta di sedie minuscole, variopinti disegni, banchi pullulanti di occhi attenti e curiosi che si illuminano in attesa di scoprire ogni giorno una nuova avventura.

Le condottiere in questa scoperta del sapere sono le insegnanti della scuola dell’infanzia “Il Gabbiano Azzurro”. Impavide e dedite, accompagnano per mano i bambini nel loro percorso verso la conoscenza attraverso molti progetti. La prima esperienza è stata la realizzazione della carta mediante il riciclo, la costruzione pratica di un libro nelle sue parti, la creazione di una piccola biblioteca nata dalle piccole mani dei partecipanti al progetto “Sulle Ali del Gabbiano”.


“Abbiamo voluto avvicinare i nostri piccoli al mondo dei libri e al piacere della lettura”, spiega Rosanna Caria, l’insegnante referente del progetto. “La conoscenza del libro ci ha indotto alla scoperta della carta, a quel magnifico dono che gli alberi da sempre ci fanno ed è stata tanta la meraviglia dei bambini a tale scoperta, che è stato facile sensibilizzarli al riciclo. Per la realizzazione dei fogli abbiamo usato l’antico processo manuale: strappo della carta, macerazione, raccolta della pasta di carta attraverso telai realizzati a scuola, produzione del foglio ed infine asciugatura. Con i fogli ottenuti, la sezione E ha realizzato dei piccoli libri che poi si sono animati con le storie fantastiche dei piccoli autori; le restanti sezioni, hanno prodotto sui fogli grezzi sequenze e particolari dei racconti inventati dai bambini, mentre i più grandi si sono cimentati nella costruzione di quadri tridimensionali relativi sempre alla storia inventata. Il progetto ha comportato il superamento di alcune ansie legate al non saper fare, di alcune paure riferite ad alcuni personaggi fantastici delle fiabe ed ha potenziato le capacità di rapportarsi con l’altro, migliorando i rapporti interpersonali tra i bambini e gli adulti e privilegiando il contatto diretto con la realtà e, cosa molto importante, ha arricchito il lessico e migliorato le loro capacità grafico-pittoriche”.

I lavori conclusivi sono culminati lo scorso 6 giugno con la realizzazione di una mostra che ha visto la partecipazione dei soli rappresentanti di classe e l’assenza delle istituzioni scolastiche. Eppure in uno spazio comune l’apprendimento e l’interazione hanno abbracciato le giovani menti avide di sapere, con l’augurio che nei piccoli cuori si faccia strada la volontà di essere il cambiamento che si vuol veder nel mondo.

Ulteriore testimonianza dell’appassionante viaggio di scoperta guidato dalle insegnanti al timone, l’attività didattica incentrata sul ciclo vitale del baco da seta: raccolta delle uova, monitoraggio delle medesime, relativa schiusa, nascita dei bruchi alimentati con le foglie di gelso, metamorfosi degli stessi mediante l’inclusione in un bozzolo, maturazione del bozzolo, schiusa del medesimo, nascita della crisalide, accoppiamento e produzione di altre uova.

Un piccolo mondo periferico, una realtà nella realtà non conosciuta, declassata a volte, ignorata dai più dove però l’eccellenza tiene la scena e dove ogni giorno sotto la guida di chi si impegna con amore si compiono i passi più importanti: quelli della vita.

A PAGINA 2 – PROGETTO BACO DA SETA: VIDEO

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