ITRI, CONTRO I DISASTRI DEL CAPITALISMO MARCO RIZZO INVITA A “RIPARTIRE DAL COMUNISMO”

*Fabio Bianchi insieme a Marco Rizzo*

Una platea abbastanza numerosa, attenta e che alla fine ha pure intavolato un confronto dialetticamente vivace con il relatore, ha gremito l’aula consiliare di Itri dove l’on. Marco Rizzo, responsabile del C.S.P. (Comunisti Sinistra Popolare), ha sviluppato il tema “Perchè ancora comunisti”. L’ex parlamentare europeo, che ha trattato queste problematiche in una pubblicazione, che sta incontrando un grande successo di pubblico, ha “monitorato” l’attuale momento politico in Italia, in Europa e nel mondo.

“Mai come in questo momento – ha esordito – la politica è condizionata al massimo dal potere economico. Il fenomeno non è circoscrivibile soltanto alla realtà italiana, ma coinvolge situazioni che si collocano nell’ambito europeo e mondiale. Precarietà del lavoro, sottosviluppo in tanti settori, insufficienza economica specie per le categorie più deboli, sfiducia nel futuro specie da parte delle nuove generazioni, concentrazione della ricchezza e del capitale nelle mani di sempre più pochi sfruttatori, sperequazioni sempre paurosamente crescenti tra un occidente, comunque in crisi, e un terzo mondo che sprofonda drammaticamente nelle sue disperate condizioni socio-economiche. Questi e altri i mali prodotti dal capitalismo, autentica iattura di questa società. Da qui – secondo Rizzo, che è stato presentato da Fabio Bianchi, coordinatore del movimento a Itri, insieme a Luca Meschino (alla sinistra del relatore) – il coraggio di ribadire i principi di pari dignità socio-economica propugnati dal comunismo, autentica ricetta contro le assurde diseguaglianze sociali ed economiche che attanagliano l’umanità in questo principio del terzo millennio”.


E, dopo la bocciatura di qualsiasi soluzione che ipotizzi una leadership affidata al centrodestra, dopo precisi addebiti alla politica comunitaria che ha fallito il suo scopo di un continente veramente integrato e proiettato verso le classi lavoratrici, Rizzo non ha risparmiato critiche anche alle forze che si collocano a sinistra. Dal PD a Niki Vendola, da Rifondazione all’IdV, preoccupata oggi di porgere una stampella al governo Berlusconi, Rizzo ne ha per tutti, ricordando che ormai i confini tra centrodestra, centrosinistra e mondo imprenditoriale, di cui Marchionne, insieme a Draghi, è l’emblema sicuramente più antisindacale, non sono più marcati da pietre miliari.

“La nostra ricetta, per risorgere, è la riproposta delle idee e dei programmi comunisti che certamente hanno provocato autentici miracoli di rinascita sociale ed economica, specie negli anni del fulgore produttivo registratosi con la leadership di Stalin, nello stato più medioevale e oscurantistico dell’Europa, l’ex Russia zarista”.

Presenti l’assessore Paola Ruggieri dell’IDV, il delegato alle politiche sociali, Luca Iudicone, i lavori hanno poi registrato gli interventi non proprio in sintonia con Rizzo di Giuseppe Suprano, definitosi “ex DS”, e Salvatore
Mazziotti di Sinistra Indipendente.

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