EDITORIA, CIARRAPICO NELLA BUFERA PER UNA MAXI TRUFFA DA 45 MILIONI DI EURO

Giuseppe Ciarrapico

Avrebbe creato due cooperative editoriali fittizie per ricevere indebitamente i contributi della presidenza del Consiglio dei ministri, realizzando una truffa da oltre 45 milioni di euro ai danni dell’erario. Da queste pesanti accusi dovrà difendersi Giuseppe Ciarrapico, editore di diversi quotidiani locali in Ciociaria e senatore del Pdl. L’indagine è stata portata avanti dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Frosinone che ha scoperto il presunto mega raggiro nei confronti del Dipartimento per l’informazione e l’editoria, autorità deputata al rilascio dell provvidenze. Le fiamme gialle dopo aver acquisito una copiosa documentazione e aver ascoltato numerose persone informate sui fatti, tra cui tutti i Capi pro tempore del Dipartimento per l’Editoria di Palazzo Chigi è arrivata a quantificare un danno per le casse erariali di 45 milioni di euro. A capo delle due cooperative editoriali, Ciarrrapico avrebbe messo due prestanome ultra ottantenni, anche loro segnalati alla Corte dei Conti. Per il senatore del Pdl ed ex presidente della AS Roma le accuse sono pesanti: in sostanza Ciarrapico avrebbe fatto ricorso ai benefici della legge 250/90 con due società diverse mentre in realtà esse sarebbero, di fatto, un’unica impresa. Tutto ciò ha consentito, eludendo le norme, “di incassare il doppio di quanto spettasse”. Ciarrapico avrebbe anche operato assieme a propri congiunti sui conti correnti nei quali erano stati versati i contributi per l’editoria. I finanzieri hanno documentato come l’editore, in qualità di ‘dominus’ delle due cooperative e unico referente di tutti i soggetti investiti di cariche sociali, abbia gestito concretamente l’operato delle società editrici.

[ADGINFORMA.IT]


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