Il sindacato di polizia contro il commissario Montalbano: “Indignati per parodia Catarella”

I veri poliziotti mettono sotto accusa il commissario Montalbano, o meglio la fortunata fiction televisiva basata sui racconti di Andrea Camilleri: ad uno dei sindacati della Polizia di Stato non va giù uno dei personaggi secondari più amati della serie, l’agente Agatino Catarella. Troppo goffo e caricaturale, a detta di Elvio Vulcano, coordinatore nazionale per la stampa e per le comunicazioni del sindacato di polizia LeS (Libertà e Sicurezza Polizia di Stato). Ed ecco che da Latina monta la polemica.

“Contestare uno scrittore come Camilleri e la fiction televisiva di notevole successo come il Commissario Montalbano non è da tutti ma il nostro sindacato vuole spezzare l’incantesimo e gridare ‘il re è nudo!’, come nella  fiaba di Andersen”. Un incipit che è tutto un programma.


“Premetto – scrive Vulcano – che personalmente non sono un appassionato del genere e quando sono giunte alle nostre varie segreterie alcune lamentele mi sono dovuto documentare su quanto segnalato. Cosa ha fatto indignare i nostri colleghi? La parodia dell’Assistente Agatino Catarella. Questo scimmiottamento della figura del ruolo degli Assistenti non è accettabile, perché, in particolare negli ultimi episodi, si sta facendo un’opera di denigrazione nei confronti di tutti coloro che rivestono il grado che ricopre Catarella nella serie e cioè quello di Assistente. Sarebbe opportuno che l’opinione pubblica sapesse che nel ruolo Agenti/Assistenti vi è del personale che ha un titolo di studio equivalente o persino superiore a chi accede nel ruolo dei Commissari”.

Continua Vulcano: “Dobbiamo anche dissentire dalle parole del capo della Polizia Franco Gabrielli che, in una festa organizzata in occasione del ventennale della serie presso la scuola superiore di Polizia lo scorso 11 febbraio, ha dichiarato che tale categoria di personale è stata perfettamente e correttamente rappresentata in questa fiction… Se avesse festeggiato presso un istituto di formazione per Agenti, piuttosto che in quello per funzionari, qualcuno che dissentiva lo avrebbe però sicuramente trovato”. 

Infine, il vulcanico agente-sindacalista non manca di toccare un aspetto ‘politico’: “Vi è poi un altro aspetto, questo più politico, poiché l’attore Luca Zingaretti, che interpreta Montalbano, è il fratello maggiore del politico Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, ente che patrocina lo sceneggiato. Tale criticità già emerse in passato ma ovviamente i sostenitori di quella parte politica obietteranno che la cultura va sempre finanziata e che la concomitanza di un’uscita cinematografica con un periodo elettorale non deve precluderlo”.