Delfino morto in spiaggia, Legambiente: “Accertamenti su nuova epidemia di morbillo”

Domenica mattina i volontari del circolo Legambiente Sud Pontino hanno provveduto a prelevare presso un ingrosso di prodotti ittici di Formia il ghiaccio necessario alla conservazione della carcassa di delfino spiaggiata sabato a Minturno, presso il Lido Sirene. Momentaneamente custodita presso una struttura del Comune di Minturno grazie all’interessamento del Comando della polizia locale, è in attesa di essere prelevato dall’Istituto Zooprofilattico di Roma per essere sottoposta ad accertamenti in grado di risalire alla causa certa della morte. Hanno cooperato anche gli operai del Comune di Minturno, che si sono resi disponibili nonostante il giorno festivo.

“E’ ancora presto per esserne certi ma con molta probabilità la modesta ferita riscontrata sul cetaceo non è la causa del decesso e ne può aver contribuito”, dice Dino Zonfrillo, presidente del circolo di Legambiente Sud Pontino, tra i primi a giungere sul luogo dove si è spiaggiato il delfino. “Si può pensare ad un ingestione di plastica, un trauma, ma gli accertamenti sono mirati a vedere se siamo di fronte ad una nuova epidemia di morbillo, la stessa malattia esantematica prima delle vaccinazioni diffusa tra gli umani e che ora, essendo i delfini dei mammiferi, si è trasmessa dall’uomo attraverso corsi d’acqua e scarichi a mare. In questi giorni sono stati riscontrati numerosi casi tra la Toscana e il Lazio. Speriamo che ora l’epidemia non sia diffusa tra la comunità dei delfini del basso Lazio ed isole pontine. Potremmo trovarci di fronte ad una altra tragedia provocata dall’uomo”, conclude Zonfrillo. “Saperlo è necessario per vedere se è possibile rimediare” .