Nuova aggressione al consigliere D’Amico: l’esponente di Fratelli d’Italia ferito al volto

Il consigliere comunale di Ponza Danilo D’Amico, coordinatore isolano ed esponente provinciale di Fratelli d’Italia, è stato nuovamente aggredito. Secondo le ricostruzioni, questa volta due ignoti lo hanno atteso presso la sua abitazione, per poi pestarlo e ferirlo al volto con un’arma da taglio. Il giovane politico è stato costretto a ricorrere alle cure sanitarie del poliambulatorio locale, dove gli sono stati messi sei punti di sutura. Un episodio grave ed inquietante, su cui indagano i carabinieri. Già al lavoro anche su altre circostanze simili: la prima aggressione denunciata da D’Amico, un atto intimidatorio risalente allo scorso dicembre.

Oggi come allora, è subito intervenuto il segretario nazionale di FdI, Giorgia Meloni: “Piena solidarietà e vicinanza di Fratelli d’Italia a Danilo D’Amico, dirigente di FdI a Ponza, vittima di una nuova e gravissima aggressione mentre rientrava a casa”, ha detto. “Le immagini del suo volto ricoperto di sangue ci hanno lasciato sgomenti. Presenteremo un’interrogazione parlamentare e chiediamo che sia fatta luce su questo nuovo vigliacco episodio criminale, che colpisce un uomo impegnato sul territorio e a difesa dei cittadini”.


Il consigliere vittima dell’intimidazione

Prima ancora, a livello locale, il duro intervento di Piero Vigorelli e degli altri consiglieri di opposizione Franco Ambrosino, Giuseppe Feola, Maria Claudia Sandolo. “Una cicatrice deturperà il suo volto per sempre“, hanno scritto in una nota congiunta in riferimento alle lesioni riportate dal malcapitato D’Amico. “Non è stata una ‘semplice’ aggressione. Ieri notte c’è stato un tentato omicidio. Non ci sono dubbi che il movente sia politico. E che i modi siano di stampo mafioso. Perché Danilo, dirigente di Fratelli d’Italia, con la sua foga generosa, il suo entusiasmo e la sua passione, certo non la manda a dire quando ritiene giusto criticare, anche aspramente, chi sta massacrando Ponza. E’ proprio questo che deve far riflettere”.

Ed ancora: “Quando dalla normale contesa politica si passa alle mani (dieci mesi fa) e si continua con il coltello (ieri notte), vuol dire che si è toccato il fondo, che tutte le regole sono saltate, che non ci sono più le condizioni per un vivere civile.

Se la politica, a Ponza, è ormai diventata una questione di ordine pubblico, le istituzioni pubbliche ne devono prendere atto immediatamente. E agire di conseguenza. La Signora Prefetto di Latina, persona squisita a cui va la nostra stima profonda, conosce bene il ‘dossier Ponza’ e tutte le malefatte amministrative che Le abbiamo documentato nel corso degli ultimi due anni.

A quelle si aggiunge adesso una questione di ordine pubblico non più rinviabile, che ha gettato una luce sinistra sulla splendida isola di Ponza e sulla gente perbene – tantissima – che stamane si è svegliata sgomenta alla notizia della seconda aggressione a Danilo D’Amico.

C’è una questione morale, che riguarda l’amministrazione comunale. C’è una questione politica, che riguarda le persone che amano la propria isola e che sono avvilite per quello che sta succedendo. C’è una questione di ordine pubblico, che riguarda la convivenza civile”, chiosano Vigorelli e sodali.