SPRAR a Lenola, lettera aperta del Sindaco al Prefetto Trio: “Così non si può andare avanti”

La sede della Prefettura di Latina

Una *lettera aperta del Sindaco di Lenola, Fernando Magnafico, al Prefetto di Latina, Maria Rosa Trio, per condividere con lei le difficoltà e chiedere l’avvio di un percorso comune che aiuti l’amministrazione comunale nella gestione dei migranti, nel rispetto della clausola di salvaguardia prevista dallo SPRAR, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati cui il Comune di Lenola ha aderito fin dal luglio 2017.

Fernando Magnafico, sindaco di Lenola

Una missiva, quella del primo cittadino lenolese, che nasce dopo l’ennesimo invio di migranti nel piccolo borgo sud-pontino, che oltre alle 20 persone accolte attraverso il sistema SPRAR, si trova da qualche tempo a dover gestire anche 42 immigrati ospiti del CAS attivato dall’amministrazione precedente e 16 minori stranieri non accompagnati, tutti con età superiore ai 17 anni. Un totale di 78 persone, che per il borgo collinare di poco più di 4.200 anime vogliono dire circa un migrante ogni 50 abitanti.


Obiettivo chiaro ed esplicito dell’adesione di una realtà municipale e comunitaria molto piccola e fortemente identitaria e radicata sul territorio comunale come la nostra a tale programma era, evidentemente, quello di potersi giovare delle garanzie e dei criteri specifici contenuti all’interno della clausola di salvaguardia”, scrive Magnafico, ricordando nel dettaglio che la clausola prevede “l’esenzione per i Comuni aderenti allo SPRAR dall’attivazione o dal mantenimento di ‘ulteriori forme di accoglienza’ – compresi i Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS)”.

Quindi, il Sindaco di Lenola parafrasa quanto affermato a suo tempo dal delegato Anci all’Immigrazione Biffoni: “Non possiamo – sottolinea – non sentirci protagonisti anche noi, nostro malgrado, della moltiplicazione dei casi di mancato rispetto di quanto dettato dalla succitata clausola di salvaguardia, quando prevede numeri limitati di presenze e la rinuncia all’apertura da parte dei Prefetti di altre forme di accoglienza non concertate con i sindaci”.

Ben consci delle difficoltà e delle possibili emergenze presenti sul territorio di cui Ella ha competenza – aggiunge Magnafico – tuttavia, non possiamo non farLe presente che continuare a caricare sempre sui Comuni le difficoltà nel sistema di accoglienza non è, né mai potrà essere una soluzione valida e vincente”.

Il Sindaco, dunque, è consapevole dei problemi presenti sulla scrivania del Prefetto nella gestione dei flussi di accoglienza. Anche per questo, ritenendo “palese e ormai difficilmente sostenibile per la tranquillità dei cittadini di Lenola che rappresentoil mancato rispetto di quanto previsto dalla normativa in questione”, in attesa di “concreti segnali di sostegno alle nostre ormai enormi difficoltà” e dell’avvio di un percorso congiunto per trovare “insieme, in tempi rapidi, una soluzione più condivisa e ragionevole rispetto all’attuale status quo per il bene comune e il futuro della comunità di Lenola e dei migranti stessi”, il primo cittadino anticipa alla Trio che, sempre con l’obiettivo di fare squadra su un problema spinoso, chiederà anche “al Ministero dell’Interno di prestare orecchio alle nostre istanze