Insulti a Valerio Catoia, atleta down che salvò una bambina

Dopo tanti elogi e premi per Valerio Catoia sono arrivati i peggiori insulti. Gli odiatori in servizio permanente sui social network si sono scagliati contro il giovane atleta down di Latina.

Il gesto compiuto nell’estate di due anni fa dal 19enne, che con grande coraggio si tuffò e affrontò onde alte e correnti per salvare dall’annegamento a Sabaudia una bambina di dieci anni, è un gesto di tale bontà da scatenare gli haters.


Su un gruppo Facebook, formalmente di satira nera ma dove c’è poca ironia e tante bassezze, il giovane pontino è stato paragonato a un cane e c’è chi è arrivato persino a dire che quando è entrato in acqua nel luglio 2017, portando a terra la bimba che stava annegando, doveva morire, fino a sbeffeggiarlo per la sindrome di down.

Una vicenda tanto grave quanto squallida, su cui ora sta indagando la polizia postale di Latina.

Valerio, un atleta paralimpico, che negli anni ha collezionato numerose medaglie, per il salvataggio compiuto in località Bufalara ha ricevuto numerosi premi, ha ricevuto in dono la maglia della Roma da Francesco Totti e il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, lo ha nominato Alfiere della Repubblica. Una bimba è viva grazie a lui.

Ora però sono arrivati gli haters. Quelli che detestano il bene.

Quando il papà del 19enne ha invitato i partecipanti al gruppo Facebook autori dell’inquietante attacco a smetterla, sono tra l’altro arrivati insulti anche per lui.

Parole di odio che sarebbero state scritte anche da un commercialista. Tanto per confermare che a compiere determinati gesti sono appartenenti a tutte le categorie sociali.

Denunciato il caso, ora la Postale ha aperto un’indagine e gli investigatori stanno cercando di identificare tutti i responsabili dell’accaduto. Chi è andato oltre il tollerabile dovrà risponderne davanti a un magistrato.