Lo danno per morto in un incidente sull’Appia, ma stava solo dormendo

La bici in terra, proprio ai bordi di quella strada bagnata nel tempo dal sangue di innumerevoli vittime. A pochi passi, il corpo disteso. Immobile, e completamente occultato da una coperta. Gli automobilisti in transito pensavano fosse morto. Tanto che ad un certo punto erano state allertate anche le onoranze funebri. E invece alla fine sospiro di sollievo. Nessun investimento finito nel peggiore dei modi, nessun sonno eterno: il presunto trapassato era vivo e vegeto. Solo un po’ denutrito e intontito dall’alcol ingerito nelle ore precedenti, come accertato a margine dai sanitari accorsi sul posto. Cos’era successo? L’inconsapevole protagonista dei fatti, un senza fissa dimora, si era appisolato.

Un falso allarme registratosi nella tarda mattinata di oggi, martedì, all’altezza del chilometro 118 di via Appia, nel territorio del comune di Fondi. L’uomo, un cittadino indiano di circa trent’anni che non ha saputo fornire le proprie generalità, ha riferito ai soccorritori di essere rimasto senza cibo e senza un tetto, trovandosi quindi costretto a passare lunghe ore all’addiaccio, preda del maltempo. Per poi decidere di ripararsi sotto uno degli alberi affacciati sulla statale, un grosso pino. Stanchezza e qualche sorso di troppo hanno fatto il resto.


Risolto l’equivoco iniziale, lo straniero è stato comunque trasferito da un’ambulanza della Formia soccorso presso l’ospedale San Giovanni di Dio. Per lui, una serie di accertamenti legati a un lieve stato di stordimento e a un’evidente malnutrizione. E almeno qualche ora di sollievo dal dramma personale che sta vivendo.

Dalla paura per l’ennesimo morto sulle strade pontine, una storia di solitudine e miseria sempre più comune, in particolare nella numerosissima comunità di braccianti indiani impiegati nei campi della provincia. La storia di un invisibile che, non vi fosse stata quella profonda dormita sulla statale, come tante altre sarebbe rimasta del tutto in un cono d’ombra.