Tra fake news e psicosi: nessun caso di Coronavirus. E nemmeno ospedali “barricati”

No, nessuno è stato elitrasportato d’urgenza da Fondi allo Spallanzani di Roma per contagio da Coronavirus: nonostante qualche timore, in provincia di Latina i casi continuano a essere zero. E no, nessun contagio o profilassi ha portato l’ospedale della Piana a barricarsi, chiudendosi al mondo esterno con tanto di personale e utenti prigionieri.

Si tratta “solo” delle ultime venefiche fake news, che continuano ad alimentare l’allarmismo generale sulla spinta di messaggi social, file audio e video. Questi sì, virali. Con buona pace di chi cerca in ogni modo di placare gli animi, e restituire una realtà finora ben distante da quella apocalittica in cui molti si sono ritrovati catapultati. Notizie false che sono il termometro del momento. Figlie pure in questo caso specifico di uno sgangherato puzzle con tutte le caratteristiche di certi tipi di bufale, quelle da fobia collettiva. Elementi reali, distorsioni ed emotività, tutto shakerato alla bell’e meglio. 


Suo malgrado, l’elemento centrale che ha portato alle ultime fake news da panico è un’ultraottantenne da tempo afflitta da una patologia respiratoria cronica. Nella prima mattinata di martedì, dietro indicazione telefonica del proprio medico di base, è giunta al pronto soccorso dell’ospedale di Fondi proveniente da Monte San Biagio. Sulla scorta delle disposizioni sanitarie governative – secondo cui tutte le problematiche respiratorie vanno trattate come potenziali casi di Coronavorus, anche una semplice tosse – l’anziana è stata quindi sottoposta a un tampone poi inviato all’ospedale Spallanzani, isolata e infine messa in Terapia intensiva, chiusa da tempo immemore e riaperta dopo anni in fretta e furia. Precauzioni atte a non lasciare spazio a dubbi. Nulla di più. Tanto che nel pomeriggio di oggi, mercoledì, è giunto il responso: negativa

Qualche ora prima della donna – che nel frattempo, arrivati gli esiti del tampone, intorno alle 18 di oggi è stata trasferita all’ospedale di Formia – si era palesato un altro inconsapevole elemento della bufala, un uomo per il quale si sospettava tutt’altra patologia. Vista la necessità di un trasferimento per accertamenti in un nosocomio specializzato, da Roma hanno provveduto a inviare un’eliambulanza. Un mezzo che, prima di raggiungere l’elisuperficie del campo sportivo “Madonna degli Angeli”, nell’area di San Magno, relativamente periferica, si stava però calando per errore presso l’altro campo cittadino, l’Arnale Rosso. Il principale campo cittadino, in pieno centro urbano: una moltitudine di residenti, a rendersi conto della venuta del velivolo. Routine, in giorni normali; abbastanza per stare in allerta, in giorni di fobie. Almeno così hanno pensato a certe latitudini.

Ulteriore casualità, ha voluto che proprio in giornata al pronto soccorso fossero in programma alcuni lavori e pulizie. Parte dei locali si sono ritrovati chiusi a pubblico e personale, e quindi momentaneamente inservibili. 

Queste, le notizie vere e accertate. Quel è stato il risultato del mix, invece? Il diffondersi incontrollato di messaggi di questo tenore: “Hai saputo? Hanno appena prelevato un ragazzo all’ospedale per portare all’ospedale a Fondi per portarlo allo Spallanzani. Sembra che sia il primo caso di Coronavirus da noi. Hanno barricato l’ospedale, non lasciano più entrare e più uscire nessuno“. Un esempio indicativo, purtroppo non l’unico. I messaggi del genere si sono susseguiti.  

Addirittura, da Fondi martedì hanno intasato il centralino dello Spallanzani: allertati dalle bufale sul contagiato della Piana, degli sconosciuti hanno ripetutamente telefonato all’ospedale capitolino spacciandosi per medici e cercando di avere in anteprima le risultanze del tampone cui era stata sottoposta l’anziana monticellana. 

Alla faccia della realtà, del buonsenso e dei ripetuti appelli che invitavano a non fare giustificato allarmismo – non ultimo quello del Comune di Fondi – è stata di nuovo delineata una situazione preoccupante quanto mai esistita. Complici paura e curiosità, largo alle bufale. Più o meno evidenti; più o meno credibili; più o meno volontarie.