“Belli ciao”. L’ironia dei forzanovisti dopo la sfilata Anpi

Di seguito, una nota stampa da parte del coordinamento di Forza Nuova del Sud pontino

“Non permettono la riapertura delle attività commerciali, molti imprenditori si stanno suicidando, alcuni riapriranno con difficoltà e altri non riapriranno proprio. Gli aiuti non bastano,sono insufficienti e tardivi, come i 600 euro per gli autonomi e partite IVA che non sono sufficienti nemmeno per pagare le utenze e la cassa integrazione per i lavoratori che ancora deve essere erogata. Ancora si bisticcia se riaprire il 4 maggio o una data successiva, che andrebbe ad aumentare ancor di più la possibilità di un disastro economico. Ebbene, mentre questi sono i problemi della nazione, il 25 è arrivata la medesima beffa del governo. Abbiamo visto nei giorni scorsi infatti cittadini multati o ripresi per aver respirato una boccata d’aria, cittadini che non possono tornare alla propria attività lavorativa, chiese oltraggiate da atteggiamenti da far west nonostante il rispetto delle norme igieniche, nonché continui sbarchi di clandestini (nonostante i ferrei provvedimenti) e occupazioni abusive di zingari nelle grandi città. Che dire? Probabilmente questi controlli valgono soltanto per gli italiani e i lavoratori. No neanche! Non per tutti gli italiani. Qui arriva la beffa: scopriamo infatti che se hai la tessera ANPI hai il diritto di assembramento dal governo. Alcuni italiani sono dunque favoriti: gli amici del governo giallo-rosso, le pedine della polemica anti-fascista, hanno la possibilità di sfidare divieti cantando ‘Bella Ciao’ nelle strade d’Italia. In questo panorama orwelliano ci viene da pensare solo ad una frase dell’opera ‘Animal Farm’: ‘Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri’. Il nostro problema però non è assolutamente con queste carnevalate né tantomeno ci abbassiamo ad insultare, ce la prendiamo solo con lo stato che si sta prendendo gioco degli italiani. Siamo dunque scesi in piazza, muniti di mascherine e guanti nel rispetto delle norme ma manifestando in un gesto simbolico per dimostrare di non sottostare ad uno stato che si prende gioco dei cittadini, trascurando le imprese e il lavoro, che quanto prima devono ripartire. A questi giullari che amministrano la nazione rispondiamo ironicamente #BelliCiao”.


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