Miasmi dall’ex Enaoli, per i residenti torna l’incubo: l’esposto

Deposito all'Enaoli

A Formia torna d’attualità la questione dei miasmi provenienti dal centro di raccolta rifiuti ex Enaoli. “Confidando in un nuovo e sollecito intervento delle autorità preposte”, martedì alcuni residenti hanno infatti inoltrato un esposto indirizzato alla Procura di Cassino, all’Arpa di Latina, all’Asl, al sindaco, all’assessore all’Ambiente e al Ministero della Salute, nonché alla popolare trasmissione Mediaset Striscia la Notizia.

“Non siamo ancora in estate e già da circa 10 giorni fuoriescono nauseabondi odori di rifiuti organi sprigionati dall’impianto di raccolta rifiuti in zone ex Enaoli – Formia sicuramente dovuti dalla cattiva e negligente gestione degli impianti.


Tali nauseabondi odori si sviluppano più intensamente con l’aumentare del vento che quotidianamente inizia a soffiare dalle 10 circa fino a notte inoltrata raggiungendo picchi elevati soprattutto dalle ore 12 alle ore 19. Tali odori si propagano anche per qualche chilometro investendo zone densamente abitate nonché la superstrada Formia Cassino e l’Appia dove transitano numerosi mezzi di trasporto.

Durante il giorno nei pressi dell’impianto si notano strane manovre di svuotamento di rifiuti organici tra mezzi di varie grandezze se non perfino sul suolo dove sostano per ore per essere poi successivamente raccolti e depositati in altri mezzi; inoltre quando giungono di pomeriggio mezzi pieni di rifiuti organi provenienti dalle vicine isole pontine che spesso restano in sosta o svuotati sul terreno per essere trasportati alle discariche anche il giorno seguente.

Oltre ai danni che il pergolato produce infiltrandosi nel terreno dove è presente un vicino fosso vernotico, unitamente ai nauseabondi odori, sono sicuramente immessi nell’aria, favoriti dai forti venti, anche virus e batteri non escluso quello del Coronavirus che anche un semplice starnuto riesce a diffondere nell’aria.

Così a Formia, mentre l’intero mondo sta tremando per gli effetti catastrofici del Covid 19, l’Amministrazione Comunale, proprietaria dell’impianto, si preoccupa di avvisare con mezzo munito di altoparlante la cittadinanza dell’osservanza delle norme di protezione invitando perfino l’uso delle mascherine in luoghi aperti ma si disinteressa totalmente del problema della fuoriuscita dei cattivi odori che è stato già più volte segnalato negli ultimi due anni. Lo scorso anno oltre ad inutili spese sostenute per evitare il problema, l’Amministrazione Comunale assicurò un deciso intervento che allo stato dei fatti risulta evidentemente non eseguito.

Già domenica 3 maggio più di un cittadino ha segnalato il problema proprio durante la fuoriuscita dei nauseabondi odori al comando de Vigili Urbani senza ottenere alcun risultato. Durante la settimana, anche se con minore intensità, i casi si sono più volte verificati fino a giungere a sabato 9 maggio dove l’aria è stata per ore irrespirabile costringendo molti cittadini a rinchiudersi in casa preoccupati anche di possibili contagi da virus trasportati dal vento. Anche in tale occasione i Vigili urbani furono informati per un intervento. Il problema si è nuovamente verificato anche domenica scorsa e in tutta la mattinata di oggi (12 maggio, ndr).

Si ribadisce che la zona investita dai nauseabondi odori trasportati dal vento e da eventuali virus e batteri è molto estesa ed è densamente occupata da abitazioni dove vivono quotidianamente famiglie intere con numerosi bambini in tenera età. Ogni anno siamo costretti a dover segnale lo stesso problema dovuto alla totale indifferenza dei diretti responsabili che, guarda caso, dopo le nostre segnalazioni, corrono ai ripari per sottrarsi alle loro responsabilità; sarebbe più opportuno intervenire con provvedimenti incisivi atti a scongiurare nel futuro tale ‘menefreghismo’. Alcuni cittadini, disperati e preoccupati stanno iniziano autonomamente con i propri legali un decisivo atto nei confronti dei responsabili non escludendo anche i risvolti penali del caso”.