Torna a Formia dalla Toscana, 56enne positiva al coronavirus

Tornata a Formia dopo un obbligato soggiorno fuori regione, dove si era recata per far visita a un familiare, sabato una 56enne è risultata positiva al coronavirus. “Il nuovo caso è di una signora di ritorno dalla Toscana, dove è rimasta bloccata prima del lockdown”, spiega il sindaco Paola Villa. “Dal 4 maggio, potendo rientrare nei luoghi di residenza, la signora è tornata, si è autodenunciata, messa in quarantena, ha fatto il tampone e risultata positiva. Nessuno ha avuto contatti con la signora”.

Nel lodare l’“ottimo comportamento civico della signora”, il primo cittadino formiano ha colto l’occasione per una stoccata all’Asl, accusata di aver permesso che la notizia arrivasse prima alla stampa che ai vertici dell’amministrazione locale: “Ormai permette che le notizie vadano ai giornali, ancor prima che siano ufficializzate, senza permettere ad una comunità di essere informata in modo corretto”, ha dichiarato Villa. “Non dimentichiamo i due mesi passati e i tanti ‘vuoti di informazione’, veri ‘buchi neri’ dell’Asl verso noi sindaci, responsabili in primis della salute dei cittadini”. Ed ancora: “Un mese è passato, ma con forza ancora si attende la risposta al quesito: se il Dono Svizzero di Formia, come è giusto che sia, non è stato mai dichiarato ospedale Covid, perché nei suoi reparti ci sono stati, in questi 2 mesi di lockdown, pazienti Covid?. Come sindaco continuerò a chiedere chiarimenti e dal ‘buco nero’ che si è creato intorno è chiaro che tali domande risultano, ovviamente, altamente scomode, ma bisogna continuare a porle, non solo per Formia, ma per tutti i 150.000 mila abitanti del comprensorio per cui il Dono Svizzero rappresenta l’avamposto sanitario, il punto di riferimento per qualsiasi emergenza”.