FONDI: BRACCONIERE E SENZA PORTO D’ARMI, DENUNCIATO ANCHE PER OLTRAGGIO, VIOLENZA E RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE

Primo incidente giudiziario nell’ambito della stagione venatoria 2011-2012. Si è verificato a Fondi proprio il giorno dell’apertura della caccia e ha avuto come protagonista in negativo, un 30enne del posto. L’uomo è stato sorpreso dagli agenti della Polizia Provinciale mentre praticava il suo hobby privo degli adeguati permessi e ha reso il suo reato più grave a causa di un comportamento che, alla fine, gli è valsa l’imputazione multipla di oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, oltre alla serie di reati relativi alla caccia di specie protette, di animali per la cui cattura non si sono aperti ancora i termini calendaristici e per il mancato possesso del regolare porto d’armi, scaduto e non rinnovato.

Il turbolento episodio ha preso avvio alle 7.15 del mattino, in località Mortette, nella zona dei Pantani, vicino il lago di Fondi e Monte San Biagio. S.L., 30enne di Fondi, è stato sorpreso dall’agente Antonio Perretta, che stava monitorando la zona insieme ad altri colleghi, così come disposto dal comandante provinciale Pasquale Fusco e dal ten. Luigi Miraglia, responsabile del distaccamento di Fondi, mentre stava dando la caccia a selvaggina per la cui cattura i termini non sono ancora aperti. Tra l’altro aveva già catturato specie faunistiche per il momento ancora protette. All’uomo sono stati richiesti i documenti di riconoscimento e il permesso per detenere l’arma. Quest’ultimo è risultato scaduto, mentre, per quanto riguarda i documenti personali, il cacciatore dichiarava di averli in auto e non appresso. L’agente, a quel punto, gli ufficializzava il provvedimento di sequestro istantaneo del fucile, fatto, questo, che induceva l’uomo a una fuga precipitosa, inseguito dall’agente Perretta. Ne è nata, quando il militare  raggiungeva il bracconiere, una colluttazione fortunatamente sedata dall’arrivo degli altri uomini del ten. Miraglia. Sequestrato il fucile al 30enne, i Provinciali accompagnavano il bracconiere presso il Commissariato PS di largo Evangelisti per verificare, con l’ausilio dei dati in possesso dei funzionari del vicequestore Massimo Mazio, l’esistenza di eventuali precedenti e la posizione dell’uomo per quanto riguarda tutti gli adempimenti dovuti per il porto d’armi, risultato scaduto da un anno. Nessun addebito per precedenti comportamenti fuori del lecito gli è stato riscontrato.


Per tutta la giornata è continuata, comunque, l’azione di controllo dei Provinciali di Fondi che il ten. Miraglia ha disposto nei punti ritenuti “caldi” per l’ormai noto appostamento fuorilegge di alcuni cacciatori il cui comportamento si colloca in deroga ai corretti principi della pratica venatoria.

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