La notizia in sé continua ad attirare attenzioni, in particolar modo per le polemiche che ha suscitato nel corso di questi ultimi giorni. Polemiche locali, provinciali e anche nazionali, andando a finire addirittura nella satira nazionale. Stiamo parlando della proposta di intitolare una piazza a Terracina al “duo” Berlinguer-Almirante.
Tra le ultime posizioni emerse spicca quella di Potere al Popolo di Latina e provincia. Nella nota si legge la vena polemica: “Evidentemente Terracina è una località che non ha problemi di nessun tipo e quindi, stanchi di girarsi i pollici, hanno partorito quest’idea”. Ma l’accusa diventa ancora più pesante quando si accusano i promotori di tacciarsi di “apologia del fascismo“, aprendo la strada a battersi insieme ad altre forze antifasciste perché “questa buffonata sia risparmiata alla popolazione Terracinese e a tutto il popolo italiano”.
“A Terracina – si legge nella nota di Potere al Popolo – il consiglio comunale ha deciso di intitolare una piazza con il seguente nome: Berlinguer/Almirante. Evidentemente Terracina è una località che non ha problemi di nessun tipo e quindi i membri del consiglio comunale, stanchi di girarsi i pollici, hanno partorito quest’idea. Forse questi signori, dal quoziente intellettivo sicuramente inferiore allo zero così come la loro preparazione culturale, credono che Berlinguer e Almirante , nonostante i rapporti assai contrastanti tra i due, siano stati comunque degli artisti di eccelsi livelli, o ineguagliabili sportivi. Se così non fosse allora il problema è ancora più serio.
Naturalmente stiamo scherzando ma la notizia ci ha lasciati così profondamente basiti che la prima reazione è stata quella di farci sopra della satira spicciola. Dopo questo brevissimo momento di incredulità mista a sbandamento siamo stati fortemente assaliti da un enorme rabbia. Possibile che gente così ignorante e sotto acculturata possa ricoprire cariche istituzionali anche se a carattere locale?
Ovviamente, come Potere al Popolo Latina e Provincia, riteniamo che il fatto più grave non sia stato quello dell’improbabile e infelice abbinamento dei nomi, quanto voler dedicare un luogo pubblico a un fascista fucilatore di tanti italiani e delatore dei nazisti. I membri che ricoprono cariche istituzionali sono tenuti, prima di insediarsi, a giurare fedeltà alla Patria e alla sua Costituzione. Questi individui non solo hanno tradito la Patria e la sua Costituzione ma si sono macchiati del reato di apologia del fascismo che, come tutti sanno, è un’ideologia bandita dalle nostre leggi, quelle italiane.
Per questo ci batteremo affinché questa buffonata sia risparmiata alla popolazione Terracinese e a tutto il popolo italiano. Quindi, diamo da subito la nostra disponibilità a combattere contro questa provocazione di bassa lega e a farlo su un fronte comune con tutte le altre realtà antifasciste della provincia”.