Formia, indagine sulla nomina di Taglialatela in Comune

Mario Taglialatela

Un incarico da inchiesta, oggetto di una serie di accertamenti delle autorità. Iniziati dopo una “bussata” da parte dell’opposizione. La nomina di Mario Taglialatela a capo di gabinetto del sindaco di Formia Paola Villa, avvenuta sul finire dello scorso mese di luglio, è al centro di un’indagine della Procura della Repubblica di Cassino e della Guardia di Finanza. Con i militari delle Fiamme Gialle che nei giorni scorsi si sono presentati in Comune per acquisire la relativa documentazione.

Alla base dell’avvio delle verifiche, un esposto presentato dall’esponente di Fratelli d’Italia Pasquale Cardillo Cupo poco dopo la nomina ora finita sotto la lente d’ingrandimento. Per il rappresentante d’opposizione, Taglialatela non poteva essere incaricato perché ormai in quiescenza da anni, oltre che per l’inquadramento in una posizione funzionale inferiore rispetto a quella prevista dalla normativa vigente in materia. Le ipotesi di reato su cui si sta muovendo la Procura sarebbero tre: truffa, abuso d’ufficio e falso ideologico.


“Ritenevo e ritengo la nomina illegittima”, il commento dell’avvocato Cardillo Cupo una volta interpellato a riguardo. “Prima di ogni cosa ho notiziato con spirito collaborativo Sindaco ed Amministrazione dettagliandone i motivi, condivisi con gli altri membri dell’opposizione con cui abbiamo condiviso accesso agli atti. Tuttavia, davanti all’ormai noto cliché della chiusura e dell’arroganza dell’amministrazione Villa, ho ritenuto corretto notiziare l’Autorità giudiziaria affinché fosse la Giustizia a chiarire – nell’esclusivo interesse dell’ente e dei cittadini – la legittimità o meno della nomina in contestazione. Del resto essere senza bavaglio credo significhi esattamente questo”.