Procaccini (Fdi) tuona sulla qualità della vita, ma “dimentica” le statistiche degli anni precedenti

Che la qualità della vita in provincia di Latina non sia delle migliori – almeno secondo quanto elaborato e diffuso dal Sole 24 Ore nei giorni scorsi – lo avevamo capito un po’ tutti.

Quella posizione (all’82esimo posto) su 107 non fa stare tranquilli, specie in un periodo tanto particolare quanto quello che stiamo vivendo, reduci da una delle crisi economiche peggiori dal dopoguerra e in piena emergenza sanitaria legata al Covid-19.


L’eurodeputato Nicola Procaccini

In questo contesto va ad inserirsi precisamente il commento dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia ed ex sindaco di Terracina Nicola Procaccini che in una nota al vetriolo (cfr pag. 2) attacca spiegando che si è una “situazione vicina all’allarme”.

Ad onor della cronaca, però, nonostante la posizione ben al di sotto della metà della classifica che non fa onore alla provincia di Latina e non può far piacere a nessun cittadino e tanto meno ai rappresentanti istituzionali, c’è da dire che al netto del singolo caso del 2019, la classifica del Sole 24 Ore non ha quasi mai sorriso a Latina.

Se è vero che nel 2019 la nostra provincia veniva classificata al 69esimo posto, è altrettanto vero che nel 2018 era 72esima. Ma l’anno prima (nel 2017) nella stessa classifica Latina era alla stessa posizione di oggi con dei picchi negativi molto evidenti, come ad esempio la 98esima piazza per “Giustizia e Sicurezza”.

Ma anche negli anni precedenti l’altalena nella classifica della qualità della vita del Sole 24 Ore ha “regalato” alla provincia di Latina posizioni quasi mai lusinghiere, basti pensare che il 69esimo posto del 2019 (a cui adesso tutti si rifanno) è il miglior risultato degli ultimi 10 anni, e il secondo di sempre. Un’eccezione che se decontestualizzata fa pensare ad un allarme che in passato – con posizioni ben peggiori – non è mai stato né evocato né dichiarato.

Latina e la sua provincia, infatti, si è piazzata 77esima nel 2016, 73esima nel 2014 e 2015, 83esima nel 2013, 82esima nel 2012, 79esima nel 2011 e 87esima nel 2010. Questo solo per completare la classifica degli ultimi 10 anni.

Ora senza andare a rivedere i dettagli dal 1990 ad oggi ripercorrendo anno per anno le specifiche dei singoli indicatori (cosa che è possibile fare qui), ci sono stati picchi negativi ben oltre la novantesima posizione, che hanno lasciato la provincia di Latina anche classificarsi 95esima nel 1999, quando non c’era una pandemia di mezzo e la situazione economica per quanto complessa era diversa da quella degli anni a venire; ma anche dove le stabilità politiche di certo non potevano far parlare di un’Europa oggi considerata troppo “inconcludente” e “distante”. Sempre per completezza di informazione, il miglior piazzamento in questa particolare classifica è il 62esimo posto del 1990, primo anno di questa particolare graduatoria stilata dal quotidiano economico.

Insomma, che tutti ambiscano a vivere in una provincia in cui la qualità della vita sia migliore è legittimo, sacrosanto se lo riprendono coloro che rappresentano i cittadini nelle istituzioni, ma parlare di situazione allarmante, è quanto meno esagerato, anche perché parliamo di cifre, numeri elaborati, indicatori. Nulla toglie che i cittadini della provincia ultima classificata possano sentirsi tra coloro i quali hanno la miglior qualità della vita in Italia.

A PAGINA 2 LA NOTA DI PROCACCINI