Elezioni a Latina, Miele vs Zaccheo per il “titolo” di anti Coletta

Il Comune di Latina

Ipotesi, veti, contro veti e identikit politici di cui si discute insistentemente. Giovanna Miele e Vincenzo Zaccheo sono effettivamente nomi che sono sul tavolo, e che non è escluso si candidino a guidare la città anche senza il sostegno del centrodestra unito, ma il problema è un altro, che i tre partiti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia sanno bene che uniti si potrebbe vincere e divisi si potrebbe perdere. Ma a quanto pare, per ora, questa sintesi non è venuta fuori, ma potrebbe arrivare nelle prossime ore, o al più tardi nei prossimi giorni. Ma rimane tutto talmente appeso ad un filo che qualcuno teme la rottura. 

Giovanna Miele

Latina, infatti, rimane una delle grandi città in cui l’alleanza di centrodestra sembrava cosa scontata, ma dove continua a mancare la sintesi. Si è detto per mesi che l’obiettivo era quello di arrivare ad un programma condiviso e una coalizione coesa, ma a quanto pare, il problema rimane sul nome del candidato sindaco. Perché se da una parte la Lega sembra non smuoversi dal nome di Giovanna Miele, oggi in consiglio comunale grazie ai voti di Forza Italia, dall’altra Fratelli d’Italia sarebbe più propenso al nome dell’ex sindaco di area Vincenzo Zaccheo e gli azzurri strizzerebbero l’occhio un po’ ad entrambi, con una certa fiducia – sembrerebbe – sul nome di Zaccheo.


Vincenzo Zaccheo

In realtà, seppur in punta di piedi, sia la Miele che Zaccheo sono partiti da tempo. Non proprio con delle campagne elettorali, ma il nome di Giovanna Miele si fa ormai da mesi, tant’è che la strategia di anticipare la campagna elettorale al momento pare l’abbia portata in pole position per una candidatura alla fascia tricolore. Dall’altra parte Vincenzo Zaccheo anche ha fatto più di un passo avanti, mettendosi a disposizione e non smentendo mai la possibilità di ricandidarsi a sindaco, anzi, negli ultimi giorni stanco di questo tira e molla avrebbe addirittura fatto capire che sarebbe pronto a candidarsi comunque, come potrebbe capitare anche alla Miele.

Sfaccettature diverse ma con una costante: per far fare a entrambi per fare un passo indietro – o almeno di lato – serve una vera unità che effettivamente non sembra respirarsi nel centrodestra del capoluogo e che potrebbe non arrivare, facendo sfaldare l’area di centrodestra. Perché anche nei rispettivi partiti esistono posizioni diverse: tra chi preferirebbe la novità, chi invece gradirebbe l’esperienza. E nel mezzo non è escluso che per provare a ricucire si arrivi ad un terzo nome, di cui però, al momento non si ha traccia neppure nelle indiscrezioni di palazzo.

Damiano Coletta

Anche perché se il centrodestra respira la possibilità di riprendersi la città, la verità è che il sindaco uscente Damiano Coletta non è certo un sicuro perdente. In molti lo avevano dato in declino, anche in termini di possibili preferenze, ma l’alleanza con il Partito Democratico e la pandemia ne hanno riacceso l’autorevolezza mediatica (e forse elettorale), in questo periodo legato al Covid in cui sembra esserci una fiducia lampante nei confronti dei medici che scendono in politica.

Basta fare il nome del sindaco di Fondi Beniamino Maschietto, eletto proprio dopo la zona rossa a Fondi in piena emergenza sanitaria, o le candidature a Formia di Amato La Mura e a Sperlonga di Vincenzo Viola. Un fattore da tenere in considerazione anche nell’approccio che può avere l’elettorato, in un momento storico in cui in giro per l’Europa e nelle ultime tornate elettorali, i cittadini sembrano sempre meno propensi ad andare a votare.

Antonio Bottoni

Il tutto senza considerare che la partita non sarà di certo una corsa a due: in campo c’è anche il civico Antonio Bottoni, e molto probabilmente scenderanno in campo anche altre sigle politiche o altri movimenti civici.