Assenza di medici al PAT di Cori, Calandrini (FdI) punta il dito contro la Regione

Il sen. Nicola Calandrini (FdI)

“I fatti accaduti domenica al Punto di Assistenza Territoriale (PAT) di Cori sono l’emblema della sanità targata Zingaretti e D’Amato.

Prima hanno chiuso gli ospedali del territorio, poi hanno depotenziato progressivamente i Punti di Primo Intervento, trasformati in Punti di Assistenza Territoriale, e ora li stanno lasciando senza medici, rendendoli inservibili per l’utenza“.


E’ quanto dichiara in una nota il senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini. Nello specifico, la scorsa domenica, 22 agosto il medico di pronto intervento ha comunicato la propria indisponibilità per un improvviso malore. Secondo le disposizioni la ASL di Latina avrebbe dovuto attivare i medici in reperibilità, ma di fatto il PAT di Cori è rimasto senza medico sia durante la mattinata, che nel pomeriggio.

Il P.A.T. di Cori

Quanto accaduto domenica è di estrema gravità. La mancanza di un medico al PAT di Cori è stata a tutti gli effetti un’interruzione di pubblico servizio che è andata a gravare su una popolazione già in difficoltà per la mancanza di medici di base. Tutto questo in piena estate, quando sono più frequenti malori dovuti al caldo, e quando siamo purtroppo ancora alle prese con una gravissima pandemia. Insomma, questo è un momento storico dove ci vorrebbero più medici e più strutture sanitarie, e invece le comunità di Cori e Rocca Massima sono rimaste del tutto prive di assistenza in tal senso, costrette a recarsi a Cisterna o a Latina, a chilometri di distanza.

Non si può certo dare la colpa al medico che doveva essere in servizio ed ha accusato un malore, ma alle istituzioni e alla politica, che hanno fatto in modo che non ci fossero alternative per sostituirlo.

Zingaretti e D’Amato dovrebbero chiedere scusa e venire a toccare con mano la sanità che hanno creato, o meglio, che hanno distrutto, e le condizioni in cui hanno ridotto punti di eccellenza e di riferimento come era ad esempio l’ospedale di Cori”.