La senatrice pontina Pacifico tra i parlamentari definiti “no green pass”

Approvato il Decreto che estende l’obbligo di green pass ai lavoratori, di fatto ampliando il ventaglio di chi viene spinto al vaccino pur senza introdurre l’obbligo vaccinale per i sieri anti Covid-19, si allarga il dibattito sul certificato verde.

Tra Paesi che l’hanno abbandonato e altri che provano ad emulare l’Italia, nel nostro Paese si ragiona anche dell’utilizzo in luoghi istituzionali. Per questo alcuni esponenti della maggioranza parlamentare che sostiene il Governo spingono per l’autoregolamentazione anche all’interno di Camera e Senato.


A seguito di tale dibattito il Corriere della Sera ha dedicato un articolo a coloro che siedono tra i banchi del Parlamento e sono più o meno scettici, o addirittura apertamente contrari, all’utilizzo del green pass o anche ai vaccini anti Covid, tanto da mettere in discussione anche l’utilizzo per sé sia dell’uno che dell’altro.

Tra questi, secondo quanto riportato su Corriere.it, ci sarebbe anche la senatrice pontina Marinella Pacifico, ex Cinque Stelle, oggi con Cambiamo di Toti. La Pacifico, nell’articolo finisce addirittura nel sottotitolo con un virgolettato “Contro il Covid sottovalutiamo la forza della vitamina C” che va contestualizzato a quanto riportato all’interno del pezzo. Proprio nell’articolo si fa riferimento ad un’altra frase della senatrice pontina che avrebbe spiegato come più che del vaccino e dei green pass servirebbe “uno stile di vita più sano”.

Anche questa frase sul Corriere viene spiegata con l’essere “fruttariana”, ovvero l’ala più ‘radicale’ di coloro che si definiscono vegani. Stile di vita a parte, sul grande tema del Covid spesso si fa confusione e sarebbe bello, se a seguito di mediazioni la politica e i propri rappresentanti saprebbero dare un messaggio chiaro ai cittadini.

È quanto meno inopportuno che possa passare il messaggio che, se la scienza ci indica la strada per combattere una malattia, chiunque, senza dati a supporto di una tesi possa addirittura ipotizzare il contrario, o comunque qualcosa di diverso, di alternativo. Qualcosa che rischia di diventare anche poco credibile come se ci proponessero di curare il mal di denti con una caramella zuccherata. Tutto questo fermo restando che è indubbio che uno stile di vita sano aiuta la salute fisica e mentale con o senza pandemia. Ma questa è un’altra storia.