“Ventotene isola della pace-porta d’Europa”, il punto del sindaco Santomauro

L’Amministrazione del comune di Ventotene, guidata dal sindaco Gerardo Santomauro, ha approfittato della celebrazione del  giorno in cui Altiero Spinelli tornò per l’ultima volta a Ventotene, nel 1981, per fare, assieme alla comunità locale, una disamina di ciò che è accaduto in questi quarant’anni, un’analisi delle prospettive future e tirare le somme del vantaggio acquisito dai suoi concittadini.

Lo ha fatto in modo “pubblico e partecipato” , esattamente come aveva fatto cinque anni prima, nell’ottobre del 2016, quando aveva attivato, allo stesso modo, un processo di progettazione partecipata che portò a definire una nuova strategia di sviluppo che si riassume nella frase riportata oggi sulla carta intestata  del Comune e che recita  cosi: “Ventotene isola della pace-porta d’Europa”.


Quarant’anni fa Altiero Spinelli, visitando per la seconda volta Ventotene, suggerì alla Amministrazione dell’epoca di fare dell’isola una sorta di scuola per la formazione federalista di giovani, amministratori e cittadini. L’invito fu raccolto e l’anno successivo partì il primo Seminario federalista. Nel 1987 fu poi costituito l’Istituto di Studi Federalisti, grazie all’impegno di molte persone tra cui spicca il nome di Gabriele Panizzi.

Proprio a lui, il sindaco Santomauro ha annunciato di voler riconoscere la cittadinanza onoraria, anche per l’impegno sempre profuso per il sostegno di questa iniziativa.

Il bilancio, il sindaco l’ha voluto tirare facendo il punto sulle iniziative svolte in nome dell’Europa e la valutazione dei benefici che sentono di averne tratto i referenti della sua comunità locale.

Per fare questo ha dato la parola ai referenti dei principali movimenti federalisti affinché non solo descrivessero  le iniziative svolte finora, ma indicassero anche ciò che c’è da attendersi in relazione alla Conferenza sull’Europa che si va predisponendo.  Su questo piano  sono stati fondamentali gli interventi di Giorgio Anselmi, presidente dell’Associazione dei federalisti europei, di Roberto Sommella, presidente dell’Associazione Nuova Europa, di Pietro Graglia, docente alla Statale di Milano e biografo di Spinelli.

Le loro relazioni hanno messo in luce che Ventotene sarà sempre più investita di iniziative che si richiamano alla storia e alle politiche europee per il ruolo che è andata assumendo in questi anni e che la politica, adottata dall’Amministrazione in carica, ha condotto. Il Tavolo Europa, costituito nel 2017 con tutti i referenti dei principali movimenti europeisti, di cui Renato Di Gregorio  è il Segretario,  si è rilevato una struttura di grande efficacia per perseguire dei buoni risultati in questi ultimi quattro anni.

È stata poi la volta dei referenti della comunità locale a esprimere la loro valutazione in merito. Pietro Pennacchio e Andrea  Cardillo, referenti delle due Reti di Imprese presenti a Ventotene, hanno testimoniato la crescita indubbia del turismo culturale e storico sul territorio e la sua utilità nel destagionalizzare la presenza sull’Isola. “Qualche tempo fa” – ha detto Pennaccho – “ dopo Santa Candida, il 20 di settembre,  sull’isola non c’era più nessuno e si chiudevano le attività, mentre ora, che siamo quasi a metà di ottobre, continuano ad esserci iniziative una dietro l’altra. Inoltre da maggio in avanti si moltiplicano gli arrivi per i campi scuola che ospitiamo”.

Gli ha fatto eco Andrea Cardillo testimoniando l’incremento della clientela di qualità, ma anche segnalando l’opportunità di curare la gestione ambientale che è un’altra delle caratteristiche del patrimonio territoriale che Ventotene esprime con la sua Riserva Marina protetta e con il suo Osservatorio ornitologico.

Anche la Scuola ha fatto la sua parte sviluppando da anni la cultura europeista nei giovani studenti che frequentano il plesso scolastico intestato ad Altero Spinelli. Esso ha ospitato i primi Seminari federalisti prima di disporre della Sala polivalente intestata a Terracini. “Molte sono le iniziative svolte al riguardo” – ha detto la maestra Anna Curcio . “Abbiamo utilizzato anche finanziamenti pubblici della Regione Lazio per attivare programmi di educazione europeista. Il progetto Porta d’Europa, premiato dall’Associazione Italiana Formatori nel 2018, e il progetto: Un anno Memorabile, ancora in corso, ne sono un esempio”.

Chiaramente anche il settore culturale dell’isola ha registrato un’impennata evidente. Aurelio Matrone, consigliere comunale per la Cultura, ha enumerato i diversi riconoscimenti acquisiti: Città della Cultura del Lazio, Luogo della Memoria grazie alla legge emanata dal Consiglio regionale del Lazio, Diploma d’Europa riconosciuto dal Consiglio d’Europa, Essi si sommano a un programma fittissimo di eventi culturali di ogni genere nel capo del  cinema, della musica, dell’arte, dello  sport,  della letteratura, dell’ambiente.

Anche le prospettive sono del tutto rosee. Il recupero e la valorizzazione del Carcere di Santo Stefano e il processo di coinvolgimento portato avanti con energia, a 360 gradi, dal Commissario straordinario, l’on. Silvia Costa, sta portando i suoi frutti prima ancora dell’inizio dei lavori di recupero e trasformazione del “panottico” che si erge con tutta la sua imponenza a a Santo Stefano.

L’Assessore Francesco Carta, che segue da sempre il programma di recupero e rilancio del Carcere e che ha fatto le battaglie perché il Governo italiano decidesse l’investimento da fare, ha sottolineato come il carcere , una volta recuperato, possa costituire un luogo ideale per sostenere i diritti di libertà e di democrazia da preservare a contrasto con le condizioni a cui erano relegati e trattati i detenuti.

Gerardo Santomauro sindaco Ventotene

La dott.ssa Cristina Loglio, che è intervenuta in rappresentanza dell’on. Costa, ha sottolineato come Santo Stefano possa rafforzare il ruolo che Ventotene oramai già possiede in Europa perché consente di aggiungere a ciò che già rappresenta quegli elementi legati al rispetto dei diritti umani e dell’ambiente che consolidano il valore identitario dei luoghi, il suo patrimonio materiale e immateriale.

Naturalmente questo è possibile se la comunità locale sente proprio questo patrimonio e pertanto lo protegge e lo promuove, si sente esso stesso una sua parte fondamentale.

Lo hanno sostenuto gli ospiti che sono stati chiamati a rilasciare una loro testimonianza esperenziale:  Eric Jozsef di Europa Now, Luisella Pavan, responsabile del Consiglio d’Europa in Italia, e Mariella  Morbidelli del Laboratorio del cittadino di Castel del Lago della Convenzione di Faro, sono intervenuti sostenendo, tutti, che il modo migliore perché il patrimonio territoriale sia fatto proprio dalla comunità locale è quello di renderla partecipe della progettualità necessaria al suo sviluppo.

Tra i temi di maggiore preoccupazione messi in luce nel dibattito che si è sviluppato con i partecipanti al workshop c’è proprio quello di conservare l’identità originaria dei luoghi. “La mercificazione indotta dalla ricerca del guadagno costituisce un pericolo da cui proteggersi e la cura dell’ambiente è uno dei must da presidiare” ha sostenuto la giovane ambientalista, Francesca Rizzi, che è intervenuta.

Al riguardo, il sindaco Santomauro che ha concluso i lavori, ha dato le più ampie rassicurazioni, sostenendo, a ragion veduta, che l’ambiente è una parte significativa dell’identità di Ventotene e uno dei valori fondamentali del patrimonio territoriale che la rende attrattiva.