Emergenza rifiuti: Latina commissariata, Roma no

(foto generica archivio)

Una decisione che farà discutere, seppur bisogna ammettere che era nell’aria, almeno per quel che riguarda il territorio pontino.

Questa mattina la Giunta regionale ha approvato la delibera per la nomina di Illuminato Bonsignore a Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti nella provincia di Latina. L’incarico è stato assegnato ai sensi dell’art. 13 della legge regionale 27/1998 e avrà una durata di 4 mesi.


La questione potrebbe far discutere rispetto ai pesi e le diverse misure adottate rispetto al commissariamento su Roma. Se ne era a lungo parlato, infatti, di un possibile commissariamento anche dell’area metropolitana della capitale ma così non è stato perché, come hanno spiegato dalla Regione, “il neo sindaco Roberto Gualtieri ha comunicato ufficialmente l’impegno dell’Amministrazione capitolina di dotare la città di Roma e l’Area Metropolitana di tutti gli impianti di servizio necessari per garantire un livello di autosufficienza del proprio ambito territoriale ottimale“.

Cosa che invece non è avvenuta in Provincia di Latina, dove bisogna ammettere che da un punto di vista amministrativo, sembra solo si sia perso del tempo. Nello specifico tutti ricorderanno i tanti tavoli politici e tecnici imbastiti dall’Amministrazione provinciale presieduta allora da Carlo Medici per trovare una soluzione all’autosufficienza in tema di rifiuti per la provincia pontina.

Situazione che aveva portato tra strascichi di polemiche anche i consigli comunali di Latina e Fondi (che erano stati individuati quali centri per ospitare delle discariche di servizio) bocciare tale proposta avanzata dall’Amministrazione provinciale. Inutile anche il tentativo in extremis del vice presidente facente funzioni Domenico Vulcano che solo ieri aveva tentato con una lettera di mettere in guardia la Regione spiegando come anche con il commissariamento si potrebbe arrivare comunque ad un punto morto.

La verità, però, è che per adesso cambia l’approccio, non più collegiale. Le valutazioni, infatti, verranno fatte dall’alto con il nuovo commissario che sarà costretto alle decisioni prendendo in mano prima le carte e poi l’annosa situazione.

Il territorio provinciale deve riuscire ad essere autosufficiente da un punto di vista del conferimento dei rifiuti e il rischio, adesso, è che a decidere non siano i rappresentanti politici del territorio (che in un recente passato non sono stati in grado di fare sintesi), bensì un tecnico. Con il timore, soprattutto per i centri chiamati in causa fino ad ora, di ritrovarsi una discarica sul proprio territorio non accettata.

IL CURRICULUM DEL COMMISSARIO 

Illuminato Bonsignore è laureato in Ingegneria meccanica e ha conseguito un master in Gestione dei servizi ambientali presso la Scuola di specializzazione dell’Università Bocconi di Milano. Il neo Commissario ha ricoperto per otto anni il ruolo di Amministratore delegato e Direttore generale dell’Asia di Napoli, azienda di gestione dei servizi di igiene ambientale del capoluogo campano, ed è stato Amministratore delegato della società RaRi Livorno, impegnata nel trattamento di rifiuti speciali e pericolosi. Bonsignore è stato inoltre nominato dal prefetto di Roma, su proposta del presidente dell’Anac, Amministratore per la straordinaria e temporanea gestione della Cooperativa sociale Edera di Roma dal 2015 al 2019, con l’obiettivo di seguire i tre appalti assegnati dall’azienda Ama per la raccolta differenziata nel Comune di Roma.