“Tenacia e sinergia armi vincenti”. Il bilancio del 2021 dei carabinieri di Latina

Tenacia e sinergia sono sicuramente le armi vincenti, grazie anche alla preziosa opera di coordinamento con le altre forze di polizia svolta dal prefetto di Latina Maurizio Falco, al quale va rivolto un sentito ringraziamento”. Lo dicono dal Comando provinciale dei carabinieri di Latina, nel fare un bilancio delle attività svolte nel 2021.

“Nel contrasto alla criminalità, in particolare quella organizzata, il Comando provinciale ha attuato, in linea con le direttive del Comando Legione carabinieri Lazio, un modello organizzativo che prevede la concezione e l’organizzazione di servizi, sia per la prevenzione generale in tutte le sue accezioni, frutto di un’attenta analisi operativa finalizzata a contrastare particolari fenomeni (reati di microcriminalità come i reati predatori, o fatti/eventi sintomatici di attività mafiose come incendi, danneggiamenti, intimidazioni, estorsioni ecc.), sia attività investigativa vera e propria sviluppata in sinergia con le articolazioni del Comando provinciale (Reparto Operativo, Nucleo Investigativo e Informativo, Nuclei Operativi di Compagnie) e le componenti speciali dell’Arma (Ros, Nas, Noe, Nil, ecc.).


Ma, soprattutto, è importante sottolineare come i risultati conseguiti siano il prodotto di un efficace contrasto sul territorio che deriva da un approccio sistematico, grazie anche alla sinergia con le altre forze dell’ordine con cui vi è una costante comunicazione e, spesso, cooperazione. Ne è riprova – continuano dal Comando dell’Arma – il recente arresto avvenuto a Fondi di 7 criminali trovati in possesso di armi e droga; un importante risultato frutto della collaborazione tra i carabinieri e la polizia”.

Nel quadro delle quotidiane attività di prevenzione e repressione dei reati, e in quelle di tipo amministrativo svolte sul territorio durante il 2021, si è registrato un incremento dei risultati rispetto all’anno precedente a fronte di una diminuzione dei reati evidenziatasi soprattutto nell’ultimo trimestre, grazie anche all’assegnazione, da parte del Comando Legione, di nuove risorse umane, 21 carabinieri, che hanno consentito una maggiore presenza sul territorio.

L’attività dei reparti dipendenti ha permesso, nell’anno appena trascorso, di trarre in arresto circa 550 persone e di denunciarne in stato di libertà all’autorità giudiziaria quasi 3450, di cui 75 arresti per il reato di furto e 280 denunce in stato di libertà per il medesimo reato, a fronte rispettivamente di 56 arresti e 226 denunciati dell’anno precedente, con un incremento più che significativo. Anche per le rapine, a fronte di 11 arresti operati dall’Arma in provincia nell’anno 2020, si registrano 31 soggetti tratti in arresto.

Inoltre sono stati sequestrati complessivamente circa 300 chilogrammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, cocaina, eroina e marijuana e sono state proposte 17 persone per la sorveglianza speciale, 55 per l’avviso orale e richiesti 50 fogli di via obbligatori.

Sono state altresì sottoposte a controllo dalle pattuglie e dai servizi appiedati dislocati sul territorio provinciale circa 100.000 persone, di cui 60.000 autoveicoli sottoposti a controllo della circolazione stradale.

Tra le operazioni di polizia giudiziaria vanno menzionate:

  •  l’indagine convenzionalmente denominata Anni 2000, che si è conclusa con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 19 persone, emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, che ha ricostruito l’attività di un’associazione di tipo mafioso, operante nel sud Pontino – e più specificatamente nel territorio di Castelforte, Santi Cosma e Damiano e comuni limitrofi  – capeggiata da Antonio Antinozzi il quale, a seguito della scissione del clan Mendico-Riccardi, aveva costituito un gruppo autoctono strutturato su base familiare che, avvalendosi di metodi violenti e intimidazioni, mediante l’uso di armi ed ordigni esplosivi, aveva ingenerato un clima di assoggettamento ed omertà tra la popolazione;
  •  l’indagine denominata Omnia, che si è conclusa con l’esecuzione di  un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 11 persone, emessa dal Gip del Tribunale di Latina su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha consentito di accertare la corresponsione di denaro conseguite dal custode del cimitero di Sezze, che induceva i privati a versare somme di denaro per assicurare una sepoltura ai propri cari, avvalendosi a tal fine del contributo determinante di un funzionario del medesimo Comune, deputato ad emettere la prevista determina di assegnazione dei loculi o delle tombe, a sepoltura già realizzata;
  • l’indagine, iniziata immediatamente dopo la commissione dell’omicidio del giovane Erik D’Arienzo, avvenuto il 30.08.2020, che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di una persona responsabile in concorso di favoreggiamento nel suddetto delitto, emessa dal Gip del Tribunale di Latina su richiesta della locale Procura della Repubblica;
  • l’indagine denominata Oasi, iniziata immediatamente dopo la commissione di una cruenta rapina a mano armata con sequestro di persona perpetrata la sera dell’11 luglio 2020 all’interno di un’abitazione, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 6 cittadini di etnia Rom ritenuti a diverso titolo responsabili del suddetto crimine, emessa dal Gip del Tribunale di Latina su richiesta della locale Procura della Repubblica.

“Il 2021 è stato un anno pieno di soddisfazioni operative ma anche di impegno e costanza, che ha visto i carabinieri vicini alla gente e impegnati nell’infondere loro coraggio e fiducia, soprattutto nelle piccole comunità, diventando, spesso parte integrante”, concludono dal Comando provinciale dell’Arma. “Un ringraziamento particolare va rivolto, quindi, alle donne e agli uomini del Comando che, nonostante le difficoltà derivanti dalla pandemia, hanno lavorato con abnegazione e profondo impegno per venire incontro alle esigenze del cittadino”.