Rifiuti di lapidi al cimitero, la cooperativa risponde al consigliere Venditti

Il cimitero di Fondi

La questione sollevata dal consigliere comunale di opposizione Salvatore Venditti in merito al Cimitero di Fondi ha sortito clamore, tant’è che la cooperativa Aloe Vera ha voluto prendere carta e penna e ha risposto per filo e per segno alle accuse dell’esponente di Camminare Insieme.

Nessuna querela“, spiegano dalla cooperativa, ma la richiesta – neppure troppo velata – è quella di “ricevere le scuse pubbliche”


LA NOTA DELLA COPERATIVA CHE GESTISCE I SERVIZI CIMITERIALI

«Con stupore e amarezza leggiamo le gravissime inesattezze dichiarate, oggi (ieri, ndr), dal consigliere Comunale di opposizione Salvatore Venditti circa la gestione del Cimitero di Fondi da parte della Cooperativa Aloe Vera. Parole che non corrispondono alla realtà, e che, per colpire l’amministrazione, finiscono invece per gettare ombre ingiuste su un’azienda che lavora onestamente, in trasparenza pubblica e con alti standard di qualità.

Anche nel sociale, con l’inserimento di persone svantaggiate nel mondo del lavoro».
Questa la dichiarazione di Marco Stravato, legale e amministratore della storica Cooperativa Sociale, in riferimento al comunicato firmato da Venditti e pubblicato oggi dal sito di informazione locale. Nel comunicato-denuncia, Venditti accusa la Cooperativa di avere abbandonato nel cimitero, tra febbraio e settembre del 2021, “materiali di risulta” e “pezzi di marmo rimossi da qualche loculo” e, ciononostante, di aver ricevuto dal Comune,
nel 2022, un aumento del compenso per i suoi servizi in appalto. A corredo della denuncia, il consigliere allega fotografie da lui scattate fin quando, a seguito di un esposto a settembre 2021- nel comunicato non si specifica se presentato da lui stesso o da altri – i rifiuti erano stati rimossi.

«Anzitutto, smentiamo categoricamente che quei materiali siano stati prodotti dalla nostra Cooperativa» precisa Marco Stravato. «Ci chiediamo anzi come abbia fatto il consigliere Venditti, senza verificare i fatti, a collegarli arbitrariamente al lavoro dei nostri operai. Forse non sa che la “zona esterna” di cui lui parla non è un’area di pertinenza della Cooperativa, ma bensì una zona cantiere, in cui il Comune, dal 2018, sta edificando la parte nuova del Cimitero. Si tratta di uno spazio attualmente non accessibile al pubblico, mentre vi hanno regolare accesso altre imprese, e dove già precedentemente varie ditte avevano depositato materiali di scarto».

È fuorviante poi parlare di reato. «In ogni caso, per legge – spiega il legale – depositare rifiuti cosiddetti speciali, ovvero inerti, non tossici né pericolosi, non è reato nel caso delle operazioni cimiteriali assolutamente indifferibili». Nota a margine: dopo l’esposto, sulle indagini della Procura, ancora in corso, c’è il segreto istruttorio. «Venditti non dovrebbe sapere se sono emersi, oppure no, fatti di rilevanza penale. Come fa ad alludere a un esito penale della vicenda? Gli ricordiamo che è un reato violare il segreto istruttorio di un’indagine preliminare».

Altra incomprensibile falsità dichiarata è il maxi compenso attribuito alla Cooperativa per la gestione del Cimitero: nel suo comunicato, il consigliere di Camminiamo Insieme indica “circa 350.000 euro l’anno”. «Siamo molto curiosi di sapere dove Venditti abbia trovato questo dato fantasioso. Perché, come tutti i cittadini potranno verificare dall’albo pretorio e dalle determine, nel 2021 la Cooperativa ha fatturato 219.872,2 euro: circa 130.000
euro in meno di quanto scritto dal consigliere. Abbiamo percepito 124.798,13 euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria del verde, e 95.074,08 euro per la gestione del cimitero. Altro che, come ironizza Venditti, “dormire sonni tranquilli”: dal nostro primo accesso al cimitero, il 1° luglio 2018, abbiamo sostenuto, lavorando sottocosto, anche tutti
i lavori della nuova parte del cimitero, non previsti dalla prima determina di incarico. Soldi mai recuperati.

L’integrazione economica, con determina del Comune di febbraio 2022, copre, e solo a decorrere dal 2022, i costi che Aloe Vera sostiene per manutenere il verde e gli spazi cimiteriali anche dei nuovi 4.428 metri quadri aggiuntivi».

Peraltro, secondo il consigliere, Aloe Vera risparmierebbe sul mancato smaltimento dei rifiuti, servizio che però non rientra nel suo incarico: «Noi, da contratto, ci limitiamo a riversare periodicamente i rifiuti speciali in appositi container predisposti da un’altra ditta appaltata dal Comune» puntualizza l’amministratore della Cooperativa.

«In sintesi – conclude Marco Stravato – si tratta 7.750 euro mensili per la manutenzione e pulizia del cimitero, la cura del verde e le operazioni cimiteriali, come ossari, estumulazioni, inumazioni, esumazioni, assistenza autoptica, camera mortuaria. Per il frigorifero della camera mortuaria, invece, non chiediamo nulla: l’abbiamo sempre riparato a spese
nostre».

«Non vogliamo parlare di querele contro Salvatore Venditti. Ma non tolleriamo che, per un attacco politico il consigliere strumentalizzi e calunni il nostro personale di mancato rispetto verso le famiglie e i defunti. Siamo pronti a un confronto diretto con lui e pronti, ovviamente, a ricevere le sue scuse pubbliche».