Social e influencer, i doppiaggi ignoranti di Daniele Varvaro

Daniele Varvaro, 30 anni da Castellammare Del Golfo in provincia di Trapani, un paese sul mare presso il quale porta avanti il suo lavoro di gestore di uno stabilimento. Da qualche tempo Daniele inizia, un po’ per gioco, a proporre sul suo canale Instagram (https://www.instagram.com/danielevarvaro_/) storie divertenti cambiando la sua voce e proponendo quindi doppiaggi particolari.
Poco a poco le visualizzazioni nelle storie hanno iniziato a diventare evidenti con numeri non da poco, alcune di queste vengono riprese da pagine importanti e superano il milione di view. Ecco allora che nasce una sorta di format che lui stesso chiama Doppiaggi Ignoranti e che non passa inosservata, al punto che iniziano a contattarlo pagine IG, radio e altre realtà.
Un piccolo successo all’interno di quel mondo dei social dove, oggi, si può toccare il cielo con un dito dall’oggi al domani, anche se a Daniele Varvaro il titolo di influencer non piace più di tanto. Ci racconta lui stesso come è nato tutto.

Ciao Daniele, ci racconti come nasce l’idea dei Doppiaggi Ignoranti su Instagram?


“In realtà è nata un po’ per caso, mi piaceva l’idea di reinventarmi i dialoghi di un qualsiasi video serio per proporre un format divertente, cambiando le voci. Un’attitudine che porto avanti da tempo.”

Da quanto tempo hai scoperto di avere questa dote particolare di riuscire a creare diverse voci?

“L’idea dei Doppiaggi Ignoranti nasce da qualche anno, quando un video è diventato virale superando il milione di visualizzazioni, ho capito che la gente apprezzava e ho continuato. Per ora l’ultimo format dei doppiaggi ignoranti si chiama ‘Chiamate lo Chef’. Sono puntate di cucina completamente doppiate da me con dialoghi assurdi e divertenti.”

È vero che non ami molto essere chiamato influencer? Come mai?

“Non mi piace, io sono qui per caso. Preferisco essere chiamato comico, doppiatore o semplicemente Daniele. Influencer no”

Interessante in un momento in cui in tanti farebbero di tutto per essere considerati tali. Come vedi il fatto che molti giovani, cerchino oggi, in modo spasmodico, di diventare influencer?

“Ci può stare ma consiglio di non perderci troppo la testa. È una giungla questo mondo e certe volte, oltre la bravura, un ruolo determinante lo gioca la fortuna.”

La sovraesposizione sui social può avere anche effetti negativi?
Dipende da persona a persona. Per quanto mi riguarda cerco di gestire al meglio questa cosa. È importante dosare tutto e non lasciarsi prendere troppo la mano.”

Come ti piacerebbe che si evolvesse questa tua attitudine? Cosa vorresti che diventasse?

“Potrebbe diventare un lavoro anche se nella mia vita mi occupo di tutt’altro. Ma, come si dice, non si può sapere mai; ad oggi poi le proposte non mancano. Vedremo cosa succederà.”