A cosa serve un editore musicale?

Questa guida tratterà un argomento particolarmente specifico, relativo al variegato mondo dell’industria musicale. Ci soffermeremo, in particolare, sulla peculiare figura dell’editore musicale, scoprendo nel dettaglio il suo ruolo all’interno del panorama di riferimento. Trattasi di un soggetto, generalmente di una società o un ente, a cui gli autori si rivolgono, sia per testi che per musiche, al fine di cedere i diritti della melodia e, eventualmente, del testo da loro composti.

Ogni tipo di diritto verrà ceduto all’editore nel momento in cui si accettano le sue condizioni: quelli di pubblicazione, riproduzione, esecuzione ed elaborazione. Solitamente, questi tipi di contratto non hanno una scadenza fissata nel tempo, nonostante alcuni di questi la presentino. Non si tratta, comunque, di una cessione esclusiva. La proprietà della traccia rimarrà, comunque, all’autore che sarà libero di cedere testi e musica anche ad altri enti.


Tutto sull’editore musicale

Visto quanto importante il ruolo dell’editore musicale, di fatto, sia, occorre sottoscrivere un contratto di edizione musicale nel quale la società interessata si impegnerà a sfruttare le potenzialità dell’opera come, ad esempio, pubblicarne un numero di copie. All’autore, ovviamente, spetta un corrispettivo da concordare con l’editore che, a sua volta, depositerà l’opera in SIAE o in altre società del genere, potendo trattenere un massimo di dodici ventiquattresimi per i diritti di pubblica esecuzione come i concerti ed il 50% per la riproduzione su mezzi fisici.

Sarà la SIAE stessa, poi, ad occuparsi di incassare il denaro e di recapitarlo agli autori e all’editore. SIAE gestisce solo alcuni compensi relativi all’opera musicale, mentre altri saranno sotto controllo diretto dell’editore che verserà le quote di contratto all’artista come concordato sul contratto. L’editore ha, materialmente, il compito di far sì che l’opera sia remunerativa, a prescindere dalla natura e dalla reputazione dell’artista.

Una volta sottoscritto il contratto di edizione, quindi, l’editore dovrebbe occuparsi della valorizzazione del lavoro dell’artista, attuando strategie mirate alla promozione innanzi ad un pubblico e alla pletora di critici musicali. La figura dell’editore musicale viene, spesso, accostata ed erroneamente confusa con quella del produttore fonografico, le cui mansioni differiscono in modo particolare.

Quest’ultimo, infatti, si occupa dell’organizzazione di un master fonografico, sostenendone i costi in prima persona. Il produttore fonografico stipula, ovviamente, contratti diversi, come quelli relativi alla cessione dei diritti connessi agli artisti che hanno suonato nel master, a prescindere dal ruolo e dal tempo.

Al produttore interessa esclusivamente l’acquisizione dei diritti di una determinata incisione da parte dei musicisti che hanno suonato su una data traccia, senza recare particolare interessamento nei confronti della natura della composizione, se inedita o cover. Quelle dell’editore musicale e del produttore fonografico sono, insomma, due figure fondamentali dell’industria musicale.

Esse gravitano intorno ad un modo composto da innumerevoli sfaccettature, operando sia ai piani alti, con gli artisti più in vista nello star system internazionale che tra gli emergenti che provano a costruire il proprio percorso in musica con dedizione e sacrificio. Quella dell’editore musicale è una figura controversa, dall’azione provvidenziale, ma mirata esclusivamente al lucro, così come quella del produttore.

Un editore musicale, del resto, affianca gli autori nello sviluppo e nella protezione delle proprie produzioni, offrendo un supporto valido alla creazione di un progetto ufficiale, da tutelare e far fruttare in termini di guadagni. Dal punto di vista etico, l’editore è una figura molto importante per la salvaguardia dei diritti degli artisti, occupandosi di promuovere i propri artisti, di commercializzare la musica stampata e di monitorare le dinamiche di una determinata release sul mercato. Infine, l’editore cura gli aspetti legali ed amministrativi dell’industria musicale, tutelando i suoi assistiti da eventuali forme di violazione applicate ai loro diritti.