APRILIA, DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: LA PROVINCIA ACCOGLIE LA PROPOSTA DEL COMUNE

La commissione provinciale Scuola ha approvato il piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2012-2013, confermando per il territorio di Aprilia la volontà di formare sei istituti comprensivi (e non cinque come proposto dal Comune di Aprilia di concerto con i dirigenti scolastici del territorio), ma di fatto accogliendo tutte le osservazioni presentate dall’amministrazione comunale alla vigilia della seduta di commissione stessa.

I dirigenti scolastici, infatti, hanno manifestato al sindaco di Aprilia le loro profonde perplessità rispetto alla redistribuzione dei plessi (dai Circoli didattici agli istituti comprensivi) operata dalla Provincia di Latina senza alcun tipo di concertazione con le scuole e con la pubblica amministrazione e soprattutto basandosi su un fattore esclusivamente numerico degli alunni non corrispondente con la realtà del territorio, con il trend demografico in crescita principalmente nella zona est della città (quartiere Toscanini e zona Carroceto-Leda) e con l’attuale possibilità di erogazione dei servizi pubblici correlati al mondo della scuola. In particolar modo, l’attenzione si era concentrata su errori nel progetto di dimensionamento, che appaiono corretti dalla Provincia di Latina proprio in accoglimento di quanto prodotto dall’amministrazione comunale e dai dirigenti scolastici.


“Prendiamo atto – ha detto il sindaco Domenico D’Alessio – che la nostra scelta di responsabilità di ascoltare i dirigenti scolastici, di avvalerci della loro competenza e conoscenza del pianeta scuola, sia stata ascoltata, pur se soltanto in extremis. Restiamo convinti che la soluzione più organica ed omogenea per la realtà apriliana sarebbe stata quella presentata in Provincia il 7 ottobre, con  un’ipotesi di cinque istituti comprensivi ponderata anche in relazione al trend demografico che nel prossimo futuro avrebbe consentito la naturale istituzione del sesto. E restiamo ancora più convinti che la causa della mancata concertazione non sia certamente da imputare al sottoscritto. Se non fossimo stati noi a chiederle, non avremmo ancora informazioni ufficiali da parte della Provincia in merito alle loro decisioni sul dimensionamento scolastico”.

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