Dalle minacce con pistola alla ex, a quella di uccidersi insieme ai figli: arrestato

La polizia di Latina ha tratto in arresto in flagranza differita un uomo classe ’77, S.Q. le sue iniziali, in quanto gravemente indiziato del reato di atti persecutori nei confronti della ex compagna, madre dei suoi figli.

Le condotte persecutorie, secondo le ricostruzioni protrattesi nel corso degli anni di convivenza con la donna, sono culminate in una richiesta di aiuto da parte della stessa, pervenuta nel pomeriggio del 29 febbraio alla sala operativa della Questura pontina.


La donna aveva richiesto l’intervento delle pattuglie, in quanto terrorizzata dalle minacce del suo compagno, che nel prelevare i figli da scuola, le aveva dichiarato l’intenzione di togliersi la vita, schiantandosi con auto unitamente ai due minori.

A quel punto sono intervenuti i poliziotti della squadra volante che, recandosi presso l’appartamento dell’uomo, lo hanno trovato in casa insieme ai figli, questi ultimi visibilmente provati e con ancora indosso lo zaino di scuola.

La donna, giunta anch’essa sul posto e determinatasi a denunciare il 47enne, ha così iniziato a raccontare agli investigatori della Squadra Mobile il contesto di minacce e di violenze fisiche e psicologiche subite dal padre dei suoi figli negli anni di convivenza, condotte che l’avevano portata già dal 2017 a porre fine alla relazione e a trasferirsi unitamente ai piccoli presso la casa dei genitori.

La donna ha raccontato inoltre di non aver mai denunciato quelle condotte per paura di eventuali ritorsioni, sia nei suoi confronti che dei figli. In più occasioni infatti sarebbe stata minacciata dall’uomo, anche di morte, e in un’occasione questi le avrebbe anche puntato un’arma alla testa alla presenza dei figli, provocando in questi ultimi uno stato di autentico terrore. La donna ha ricostruito agli inquirenti anche vari episodi di violenza fisica subita, tra cui uno avvenuto mentre era in stato di gravidanza, in attesa del loro secondo figlio.

Nonostante l’allontanamento dalla casa familiare e la fine della relazione, l’indagato non avrebbe interrotto le condotte persecutorie nei confronti della vittima, tempestandola di telefonate Whatsapp. Fino ad arrivare al culmine avvenuto nella giornata di giovedì 29 febbraio, in cui l’uomo, nel corso di una telefonata registrata dalla donna, le ha proferito la minaccia di togliersi la vita “sbattendo” l’auto in cui si trovava con i figli contro un palo.

Il contesto delineato dalla vittima, fatto di minacce e prevaricazioni, unitamente agli ultimi fatti documentati attraverso i file audio e le foto mostrate agli inquirenti e riferibili senza dubbio a condotte avvenute nelle 48 ore precedenti alla denuncia della stessa, hanno consentito agli inquirenti di procedere all’arresto dell’uomo, grazie allo strumento dell’arresto in flagranza differita, introdotto dalla Legge 24 novembre 2023, n. 168 recante “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica”. Un istituto applicabile nei casi di violenza domestica quando, fuori dalle ipotesi di flagranza o quasi flagranza, possa evincersi sulla base di documentazione video-fotografica o altra documentazione legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica o telematica la inequivocabilmente commissione del fatto nelle 48 ore precedenti, nella cui casistica rientra anche la commissione del reato di atti persecutori.

A seguito delle formalità di rito, su disposizione del pubblico ministero di turno il 47enne è stato condotto presso la casa circondariale di Latina, in attesa di giudizio di convalida.