Bracciante morto, domani a Latina sciopero e manifestazione fiume

In seguito alla drammatica morte del bracciante indiano Satnam Singh, abbandonato gravemente ferito dopo un terribile incidente in un’azienda in cui lavorava in nero, sabato 22 giugno la Flai-Cgil ha proclamato uno sciopero del settore agricolo a Latina. In occasione dello sciopero del settore, la Cgil e la Flai Cgil di Frosinone Latina, congiuntamente alla Cgil e alla Flai Cgil di Roma e Lazio, per la stessa giornata di sabato hanno lanciato una manifestazione che prenderà il via alle 17 nel capoluogo pontino, in piazza della Libertà.

Oltre alle rappresentanze sindacali, hanno già annunciato la partecipazione diversi partiti e associazioni. “Nella morte di Satnam Singh c’è una catena di orrori che annichilisce e avvolge tutti in una sconcertante spirale di malvagità”, sottolinea Libera, una delle realtà che prenderà parte all’evento. “La sua morte, il dolore della moglie Sony che abbracciamo testimonia di  un sistema di illegalità e criminalità diffusa che nelle campagne della  provincia di Latina raggiunge vette di barbarie non più sopportabili. Paghe da fame, ritmi e condizioni di lavoro inumani accompagnate da pratiche dopanti per sostenere la fatica, alloggi indecorosi, imposizione di tariffe occulte per trasporti, vessazioni di vario genere che culminano non di rado nella violenza psicologica e fisica, oltreché in veri e propri atti di segregazione delle vittime di questi soprusi. Come Libera ci costituiremo parte civile nel futuro processo a carico dei responsabili”.


“La provincia di Latina – prosegue Libera – è anche luogo di eccellenze e innovazione animato da imprenditori agricoli che diventano essi stessi vittime di una concorrenza sleale da parte di aziende che mortificano i diritti. Nel pontino su oltre 7000 aziende agricole solo 173 si sono iscritte alla rete del lavoro agricolo di qualità che nasce con l’intento di arginare il fenomeno del caporalato nel settore agricolo, dando vita ad una sorta di white list. Proponiamo che gli aiuti e sostegni finanziari pubblici vengano riservati solo a queste aziende che generano buona economia e rispetto della dignità del lavoro. Le parole di cordoglio non bastano più, l’indignazione per la morte di Satnam che attraversa il Paese deve trasformarsi in impegno concreto da parte delle istituzioni nella lotta al caporalato e allo sfruttamento nella filiera agroalimentare in direzione della valorizzazione delle aziende sane e nell’affermazione dei diritti per le lavoratrici e i lavoratori. Per questi motivi Libera aderisce alla manifestazione di sabato promossa dalla Cgil in piazza della Libertà”.