***video***MONTE SAN BIAGIO: MUORE ARSO VIVO ALL’INTERNO DI UN EX MAGAZZINO STATALE DISMESSO


L. M., di Fondi, è stato trovato morto all’interno di un casolare abbandonato e con gli ingressi murati, vicino ai binari della direttissima Roma-Napoli, nel tratto di competenza dello scalo di Monte San Biagio, proprio di fronte al cimitero di questa cittadina.

La scoperta è avvenuta dopo che, verso le ore 18.00 di domenica, era stato dato l’allarme per un incendio che proveniva dall’interno della costruzione che un tempo era stata adibita a magazzino di un ente statale. Sul posto, per verificare l’origine della densa nube di fumo che proveniva dall’interno della casa senza accessi, i Vigili del Fuoco della squadra 11A di stanza a Fondi, la Protezione Civile Falchi di Fondi, i Carabinieri della stazione di Monte San Biagio, agli ordini del luogotenente Michelangelo Nanìa, gli agenti della polizia locale del comune di competenza e gli uomini della Polfer di Formia, coordinati dal comandante Pasquale Tedesco.


Gli operatori, dopo essersi resi conto che qualcuno aveva buttato giù la fragile muratura che tamponava gli accessi all’interno, sono entrati nei fatiscenti locali dove hanno individuato l’origine del grosso incendio e, purtroppo, insieme a questo, anche un uomo ormai senza vita. Intanto veniva bloccato il traffico ferroviario e quello stradale sulla vicinissima statale Appia, dato che la costruzione è collocata proprio al fianco di binari e della carreggiata stradale che corre pochi metri più a nord.

L’esame degli elementi capaci di fornire un riscontro sull’identità del cadavere hanno subito portato al 54enne, dapprima impiegato comunale di Fondi e, poi, vittima di una vita tanto travagliata: il trasferimento domiciliare spontaneo a Bologna, il ritorno a Fondi con un’esistenza grama all’interno di una roulotte fatta sempre sgomberare dal luogo dove solitamemte l’uomo la parcheggiava, l’esperienza domiciliare in via Giovanni Battista Vico dove qualche tempo fa l’appartamento fu attaccato dalle fiamme e la ricerca, ultimamente, di siti dismessi dove poter alloggiare.

La vicenda, sulla quale indaga la Polfer di Formia, ha lasciato di stucco le tantissime persone che conoscevano l’uomo, la cui solitudine esistenziale e l’abbandono in cui era stato lasciato hanno trovato il tragico epilogo alla vigilia di una festività che, al di là delle contingenze economiche e sociali generali, dovrebbe significare un momento di gioia, anche e soprattutto per i più deboli e i più diseredati.

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