MAXI EVASIONE SCOPERTA A LATINA. DENUNCIATI QUATTRO IMPRENDITORI

L’azione di contrasto all’evasione fiscale prosegue con rinnovato vigore nei primi mesi dell’anno.
A settembre dello scorso anno, la Compagnia della Guardia di Finanza di Latina aveva individuato sei società “evasori totali”, operanti nei settori dell’edilizia, metallurgico e finanziario, tutte facenti capo alla stessa persona, un cinquantacinquenne di Latina.
È proprio nell’ambito dello stesso filone d’indagine, che nei giorni scorsi i finanzieri di Latina hanno approfondito ulteriormente la posizione fiscale del soggetto, attraverso una capillare attività di intelligence e l’incrocio delle evidenze delle banche dati in uso al Corpo.
I militari hanno individuato un’ulteriore società, la quale, attraverso lo stesso “modus operandi” delle altre, ha evaso le imposte dirette, l’IVA e l’IRAP, omettendo di presentare le dichiarazioni fiscali, rendendo difficoltosa la ricostruzione del volume d’affari a causa della distruzione e dell’occultamento della documentazione contabile.
Nel complesso, sino ad oggi, nei confronti del gruppo di società riferibili al soggetto individuato, sono stati accertati ricavi sottratti all’imposizione IRES e IRAP per oltre 13 milioni di euro e il mancato versamento dell’Imposta sul Valore Aggiunto per oltre 2,5 milioni di euro.
Complessivamente, al vaglio dell’A.G. la posizione di quattro persone segnalate per aver omesso la presentazione delle denunce fiscali e per aver occultato o distrutto la documentazione contabile obbligatoria.
Ma i controlli antievasione proseguono, incessanti, su diversi fronti in tutto il territorio provinciale.
Negli ultimi giorni sono state constatate rilevanti violazioni fiscali alle Imposte dirette e all’Iva nei confronti di una società di Sezze operante nel settore dell’edilizia, che ha omesso di dichiarare al fisco negli anni 2008, 2009 e 2010 circa 2 milioni di euro.
Intanto, nel corso di un servizio in materia di “controlli strumentali”, una donna appena uscita da un parrucchiere ha esibito agli uomini della Tenenza di Aprilia la ricevuta del pagamento Bancomat, ma non quella fiscale.
Certo non si trattava di una semplice messa in piega, visto che l’importo era di 298 euro.
Al parrucchiere, ovviamente, è stato contestato l’omesso rilascio della ricevuta fiscale.