DOPO L’ENNESIMA TRAGEDIA DELLA STRADA, IL GRIDO DI DOLORE DI GIOVANNI DELLE CAVE

*Giovanni Delle Cave*

“Italiani, svegliamoci, apriamo gli occhi! Stanno ammazzando i nostri figli”. Esordisce così Giovanni Delle Cave, vicepresidente dell’Associazione europea vittime della strada. “Ancora una volta dobbiamo registrare il gesto di un folle. Un 35enne è stato ucciso a Terracina, mentre viaggiava insieme alla moglie incinta all’ottavo mese perdendo il bimbo e rimanendo in gravissime condizione. E’ giunto il momento che la società civile tutta si ribelli a questa guerra, la più grave di tutte le guerre in atto, ancor di più perché si combatte in casa nostra. Perché mai le telecamere dei nostri telegiornali non fissano per qualche giorno il proprio obiettivo sulle nostre strade? Perché i nostri giornali informano soltanto di chi muore trafitto da un proiettile, “esploso” da un’arma, dimenticando spesso chi viene ucciso da un’autovettura impazzita? Anche quest’ultima può essere utilizzata alla stessa stregua di un’arma. Non vi sono “morti di A” e “morti di serie B”, sopra a tutto c’è la vita, sacra e inviolabile. Maledetti, maledetti, maledetti!!! Tutti coloro che quotidianamente consentono questo scempio. Politici incapaci, pusillanimi, intorno a quel tavolo, adagiati su quelle comode poltrone, smettetela di indugiare ancora. Il vostro popolo, di cui dovreste aver cura (non fosse altro perché votandovi vi garantisce lauti stipendi) si sta estinguendo sulla strada. Ogni anno un paese è raso al suolo! Basta con questi disegni di legge, pacchetti o “pacchettini” per la sicurezza stradale, che all’esito di ogni iter parlamentare vediamo puntualmente svilire negli obiettivi. Sappiate, la prossima volta vi chiameremo assassini! Basta!!! Vergogna!!! Confidiamo in prossimi fatti, le parole non ci interessano più”.

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