“ESTETICA E POLITICA”, STEFANO ZAPPALÀ A FONDI PROMUOVE IL LAZIO, MA C’È ANCORA TANTO DA FARE

*L'assessore regionale Stefano Zappalà*

“Non ha ragione di esistere un Parco nel quale non ci si può andare, esso deve essere vissuto”. Stefano Zappalà, assessore al Turismo della Regione Lazio, intervenendo a Fondi, al III convegno di Eupolis sul tema ‘Estetica e Politica: il Paesaggio e la sua Difesa’, è stato estremamente chiaro su cosa è il Lazio, il suo paesaggio, la sua promozione in Italia e nel mondo.

Zappalà, accolto dal sindaco Salvatore De Meo, dagli assessori comunali al turismo Beniamino Maschietto e alla cultura Lucio Biasillo, dal commissario del Parco dei Monti Aurunci e del Lago di Fondi Federico Carnevale, ha aperto il suo intervento affermando che il Lazio è baricentrico nel sistema turistico nazionale, ma vanno ancor più promosse e meglio le sue eccellenze.


Circa il litorale ed il suo utilizzo, l’assessore regionale al Turismo ha reso noto della delibera, approvata poche ore prima (ieri pomeriggio venerdì 23 marzo), dalla Giunta regionale sul Pua (Piano utilizzo arenile) che passa direttamente alle singole amministrazioni comunali la stesura e la definizione degli stessi.

Anche il sindaco di Fondi, Salvatore De Meo, ha parlato delle peculiarità del territorio che verrà promosso attraverso grandi circuiti delle reti televisive nazionali, come “Marco Polo” e “Alice”. Sulla vivibilità del paesaggio, De Meo ha sostenuto che esso “non può essere ‘mummificato’ e nemmeno cementato e che ‘protetto’ non può significare abbandonato”.

Al termine sono intervenuti il consigliere comunale Bruno Fiore e il prof. Emidio Quadrino.

Il convegno, tenendo fede alla sua intitolazione, nella giornata di ieri, venerdì 23 marzo, si è aperta con una introduzione di Lido Chiusano, direttore Scientifico di Eupolis Centro di Ricerca per le Scienze Morali e Sociali, che ha ideato e organizzato il convegno d’intesa con il Creia e con il Parco dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi.

E’ stato poi letta una relazione di Gianni Eugenio Viola, dell’Università di Trieste, sul tema “L’invenzione del paesaggio”, nella quale sosterrà che il paesaggio, e la letteratura che lo riguarda, è storicamente una invenzione italiana, o comunque legata – nel suo formarsi – all’Italia, e sviluppatasi poi con successo in un più ampio contesto interculturale. Viola non ha mancato di citare testimonianze letterarie legate al Grand Tour riguardanti Fondi, il Circeo, Terracina.