REGISTRAZIONE EMAS PER MIGLIORARE L’IMPATTO AMBIENTALE

Si è tenuta questa mattina in presso Sala riunioni della sede di Confindustria Latina, la conferenza stampa della Sezione Chimico-Farmaceutica ‘Sviluppo sostenibile: dal Chimico-Farmaceutico un modello di rete d’impresa’, cui hanno preso parte il Vicepresidente di Confindustria Latina Francesco Traversa, il Direttore Generale Sergio Viceconte, il Presidente della Sezione Pietro Santoro, e l’Ing. Olindo Lazzaro. Durante la conferenza è stato presentato alla stampa il contenuto e il significato dello schema di certificazione di sostenibilità ambientale EMAS.
Il Regolamento EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) è uno schema dell’Unione Europea di registrazione volontaria sulla gestione ambientale ed è riconosciuta in Italia dal Ministero dell’Ambiente.. Ha l’obiettivo di guidare le organizzazioni, pubbliche e private, nella valutazione dell’impatto che le proprie attività hanno sull’ambiente e a migliorare nel tempo tali impatti attraverso la definizione di obiettivi che vadano oltre il semplice rispetto della legge. A partire dagli anni 2006/07 Confindustria Latina è stata promotrice di un progetto per l’applicazione dello schema al comprensorio Chimico-Farmaceutico della provincia pontina, con lo scopo di ottenere l’attestato di conformità per gli ambiti produttivi omogenei.
Nell’ambito del progetto, si è costituito a Novembre 2011 il Comitato Promotore per l’EMAS di distretto, a cui partecipano la Provincia di Latina i Comuni di Sermoneta, Latina, Aprilia e Cisterna, la CCIAA, e Confindustria Latina.
A dicembre 2011 il Comitato ha superato con esito positivo l’audit dell’ente di certificazione, che ha attestato la conformità ai requisiti della Posizione del Comitato Emas Italia per l’applicazione di EMAS sviluppato nei distretti (cluster). Il Comitato Promotore ha ottenuto così un riconoscimento per la sua capacità di sviluppare azioni di sostegno alla gestione e al miglioramento ambientale a livello locale
“In passato le misure a favore dell’ambiente – spiega il Presidente della Sezione Chimico-Farmaceutica Pietro Santoro – erano essenzialmente basate sul principio ‘non si deve’: oggi è necessario, invece, che il settore industriale diventi parte attiva nella soluzione del problema, incoraggiando attività innovative che supportino il più possibile lo sviluppo sostenibile delle imprese e dei territori. EMAS è dunque un risultato estremamente importante – continua l’HR Director della Janssen – un esperimento assolutamente riuscito che, anche se non sarà facilissimo replicare, può rivelarsi la giusta metodologia per incoraggiare la sinergia tra le imprese, e soprattutto, può costituire un valore aggiunto per mantenere o attrarre investimenti, unitamente alla promozione dello sviluppo sostenibile in termini di impatto ambientale.”
“L’ambizione è estendere il modello ad altri settori produttivi – commenta il Vicepresidente Francesco Traversa – poiché, cambiando solo i criteri tecnici, il metodo risulta replicabile, in quanto l’analisi ambientale, gli enti promotori, e il territorio di riferimento sono sostanzialmente gli stessi. Per l’Agroalimentare ad esempio, è replicabile al 99%, e questo perché EMAS è un progetto intersezionale nella sua struttura. Ed è proprio questo il suo elemento innovativo, il fatto che può essere esteso non solo ad altri comparti, ma anche all’intera filiera e all’indotto del comparto stesso. Serve un nuovo approccio alla protezione dell’ambiente attraverso l’utilizzo dei meccanismi di mercato, ed EMAS è la risposta”.