MONTE SAN BIAGIO RICORDA “MIRACOLO” SCAMPATO BOMBARDAMENTO

Monte San Biagio ricorda oggi, lunedi 21 maggio, il “miracolo” dello scampato bombardamento delle truppe alleate in occasione della seconda guerra mondiale. Come la Storia ci ha tramandato, l’intercessione dell’allora pontefice Pio XII, al secolo Eugenio Pacelli, fermò i raid indiscriminati delle fortezze volanti USA alla caccia dei Tedeschi in ritirata, evitando che venissero continuati i bombardamenti sulla Capitale e sulle zone limitrofe. La tradizione di commemorare quell’evento si era però fermata con il passare del tempo. A ripenderla è stato, invece, il nuovo parroco di Monte San Biagio, don Emanuele Avallone, che ha voluto evidenziare quel gesto, come propedeutico per un processo di pacificazione tra gli animi e tra la gente.

*Il cardinale Angelo Comastri*

A questo proposito, dopo un triduo di preghiere, l’evento religioso si concluderà, oggi, lunedi, con la rimozione della statua del santo patrono, san Biagio vescovo e martire, dalla sua nicchia nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, per una processione nella parte alta del paese. Dopo i riti religiosi che accompagneranno la peregrinatio sancti, la cerimonia verrà conclusa con la celebrazione della Santa Messa. La comunità parrocchiale si era preparata a questo evento con un periodo di preghiera e di meditazione, culminato con la partecipazione, numericamente numerosa, al convegno tenuto a Roma presso il Vaticano, dove il cardinale Angelo Comastri (nella foto), figlio spirituale di madre Teresa di Calcutta, ha parlato della “sofferenza” materiale e interna all’animo di papa Giovanni Paolo II, pontefice del quale il cardinale Comastri era stato uno dei più diretti collaboratori e, perciò, uno dei più attenti conoscitori della figura, della sua opera e dei suoi drammi di fronte allo sfacelo morale dell’umanità. Per il parroco don Emanuele Avallone, invece, si tratta dell’ennesima azione di apostolato pastorale che sta egregiamente contraddistinguendo la sua guida nell’ambito della comunità parrocchiale di Monte San Biagio, dove ha galvanizzato e meso in moto soprattutto l’ambiente giovanile.