![Cimitero Itri 007](http://www.h24notizie.com/news/wp-content/uploads/2012/09/Cimitero-Itri-0071-140x100.jpg)
Oggi, invece, il cimitero di Itri è diventato luogo di razzia per i ladri di rame o di costosi vasi in ceramica.
L’ennesimo raid sacrilego si è registrato la notte di domenica 16 settembre 2012. A denunciarlo sono stati una trentina di nuclei familiari che, recatisi presso il sacro luogo, hanno visto l’architettura tombale che contiene i resti dei loro parenti spogliata di fioriere, portalumini, crocifissi, lettere identificative del defunto. Tutto rigorosamente in rame. Comprensibile la loro rabbia che fa seguito a quella scatenata da precedenti episodi che hanno visto anche la reazione di parenti che hanno censurato l’azione malavitosa dei ladri con scritte a base di vernice o con anatemi lanciati attraverso cartelli appoggiati sulle tombe. Purtroppo la lontananza dal centro del paese (tre chilometri), l’ubicazione in una zona isolata (ai bordi della statale Appia, nel tratto Itri-Fondi) la facilità che si incontra nello scavalcare il muro
di cinta e la mancanza di un sistema di videosorveglianza rendono l’azione dei ladri oltremodo facile. Ecco perchè il sindaco De Santis, indignato per l’ennesimo atto sacrilego ha assicurato che non appena saranno terminati i lavori per l’ampliamento del cimitero, i due corpi, che verranno uniti, saranno dotati di un sistema di videosorveglianza.
Questione di un semestre e poi le cose dovrebbero cambiare. Sicuramente in meglio. Per lo meno così si spera.
L’ennesimo raid sacrilego si è registrato la notte di domenica 16 settembre 2012. A denunciarlo sono stati una trentina di nuclei familiari che, recatisi presso il sacro luogo, hanno visto l’architettura tombale che contiene i resti dei loro parenti spogliata di fioriere, portalumini, crocifissi, lettere identificative del defunto. Tutto rigorosamente in rame. Comprensibile la loro rabbia che fa seguito a quella scatenata da precedenti episodi che hanno visto anche la reazione di parenti che hanno censurato l’azione malavitosa dei ladri con scritte a base di vernice o con anatemi lanciati attraverso cartelli appoggiati sulle tombe. Purtroppo la lontananza dal centro del paese (tre chilometri), l’ubicazione in una zona isolata (ai bordi della statale Appia, nel tratto Itri-Fondi) la facilità che si incontra nello scavalcare il muro
di cinta e la mancanza di un sistema di videosorveglianza rendono l’azione dei ladri oltremodo facile. Ecco perchè il sindaco De Santis, indignato per l’ennesimo atto sacrilego ha assicurato che non appena saranno terminati i lavori per l’ampliamento del cimitero, i due corpi, che verranno uniti, saranno dotati di un sistema di videosorveglianza.
Questione di un semestre e poi le cose dovrebbero cambiare. Sicuramente in meglio. Per lo meno così si spera.