ALLUVIONE A FORMIA E GAETA: APERTA UN’INCHIESTA PER DISASTRO AMBIENTALE E OMICIDIO COLPOSO

Disastro ambientale e omicidio colposo. Sono le grave ipotesi di reato con cui i Carabinieri della Compagnia e della Stazione di Formia hanno aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità sul decesso di Concetta Gigliano, la donna di 82 anni di Formia che l’altra sera ha perso la vita dopo essere stata travolta da un’onda anomala del torrente Pontone, il corso d’acqua che in località Canzatora sancisce il confine geografico tra i comuni di Formia e Gaeta.

I Carabinieri del Maggiore Pasquale Saccone e del Maresciallo Mario Esposito hanno già inviato una prima e sommaria informativa al magistrato titolare delle indagini, il sostituto procuratore Gregorio Capasso che – secondo alcune indiscrezioni trapelate dagli uffici della Procura di via Ezio a Latina – avrebbe autorizzato lo svolgimento di alcuni accertamenti tecnici per capire cosa è realmente successo l’altra sera quando la signora Concetta, insieme al marito Giuseppe Annunziata, di 80 anni, stava facendo a ritorno a casa, un’abitazione al piano terra di una fabbricato realizzato lungo la riva destra del torrente Pontone.


L’anziana donna non era riuscita a schivare un’onda di acqua e detriti finendo per essere trascinata sino alla foce del corso d’acqua dove veniva rinvenuta, priva di vita, da alcuni soccorritori e, tra questi, dall’assessore ai lavori Pubblici del comune di Gaeta Christian Leccese. I Carabinieri vogliono capire se il decesso della donna, sul cui cadavere questa mattina presso l’obitorio del cimitero di Castagneto è stato effettuato l’esame autoptico esterno, al di là dell’eccezionalità dell’ultimo evento atmosferico, potesse essere o meno evitato.

Ecco perché le verifiche investigative stanno riguardano i Comuni che hanno a che fare con il torrente Pontone, Formia e Gaeta a valle, e la stessa Itri dove il corso d’acqua nasce. E’ stato fatto il possibile in termini di bonifica e pulizia degli argini?

Se lo chiedono i Carabinieri che vogliono stabilire, sotto il coordinamento della Procura, a chi spettasse questo intervento. E’ un interrogativo che si pone anche il capogruppo di Sinistra ecologia e libertà al comune di Formia Maria Rita Manzo che, sollecitando una seduta straordinaria del consiglio comunale, denuncia i fenomeni dell’artificializzazione e del tombinamento del torrente, il cui monitoraggio e messa sicurezza dovevano rappresentare delle priorità sia parte del comune di Formia che di quello di Gaeta.

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