CENTRALE DEL GARIGLIANO, L’HIGH-TECH PER TENERE A BADA I LIVELLI DI RADIOATTIVITA’

Centrale nucleare del Garigliano

Passa attraverso l’high-tech il monitoraggio dei rifiuti radioattivi trincerati all’interno della centrale nucleare del Garigliano. Nei giorni scorsi Sogin, la società cui è affidata la messa in sicurezza degli impianti sul territorio nazionale, ha siglato un patto con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per la realizzazione di rilevatori di radiazioni altamente innovativi. L’accordo, in sostanza, prevede una fase sperimentale che vede coinvolti i laboratori meridionali dell’Infn e la centrale Garigliano per la messa a punto del sistema di monitoraggio. L’obiettivo della collaborazione, di durata biennale, è quello di sviluppare una nuova metodologia nella gestione dei rifiuti radioattivi. Passi importanti in questo senso già sono stati fatti dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare che in questi ultimi anni ha elaborato alcuni prototipi di rivelatori. Nello specifico il sistema consiste in una rete di fibre scintillanti in plastica che, colpite da radiazione gamma, producono una luce che viene letta da fotomoltiplicatori al silicio posti alle due estremità delle fibre. Il segnale viene digitalizzato e inviato a un calcolatore. Questa tecnologia, applicata alla centrale del Garigliano, consentirà quindi di monitorare in tempo reale i rifiuti radioattivi presenti nel sito, consentendo agli operatori di svolgere al meglio la fase di decommissioning prevista per l’impianto. «Quest’accordo – ha spiegato l’amministratore delegato di Sogin Giuseppe Nucci – rientra fra gli strumenti che abbiamo attivato per condividere il nostro know-how e sviluppare collaborazioni con gli stakeholder coinvolti nella più grande bonifica ambientale della storia del nostro Paese, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente». «La collaborazione – ha poi aggiunto Fernando Ferroni, presidente dell’Infn – dimostra come attivando nel modo migliore le competenze reciproche di parti diverse si possano raggiungere risultati importanti per migliorare la qualità della vita, a partire dagli sviluppi tecnologici motivati dalla scienza di base».