VICENDA FORMIA FREEZING FISH, IL CAPOGRUPPO UDC FA SAPERE CHE IL SINDACO VALUTA LA QUERELA

La  Formia  Freezing Fish era titolare di una concessione demaniale marittima decennale rilasciata dalla Capitaneria di Porto di Gaeta nel 1988 e scaduta nel 1998.

Il soggetto giuridico competente su area demaniale – in questa vicenda – è la Capitaneria di Porto.


“La vicenda – dichiara il capogruppo dell’Udc Nicola Riccardelli – nasce e si sviluppa in questo modo: nel 1998 la capitaneria non rinnova alla società il titolo concessorio in quanto non erano stati pagati i canoni demaniali dovuti. La situazione va avanti fino al 2006 allorchè dalla Capitaneria parte un ingiunzione di sgombero dell’area ed un esposto di reato alla procura della repubblica di Latina per occupazione abusiva della superficie demaniale. Atti impugnati dalla società prima al TAR e poi al Consiglio di Stato. Le sentenze hanno decretato che l’ordinanza di sgombero non solo era legittima, ma rappresentava un atto dovuto, vincolato ed urgente pena la responsabilità da parte dell’amministrazione di un danno erariale. Alla luce di questa premessa e di fronte a sentenze emesse dagli organi giurisdizionali amministrativi che hanno dichiarato la Freezing Fish occupante abusivo dell’area e pertanto impossibilitata a rinnovare un titolo concessorio inesistente dal 1998, ci chiediamo dove sia lo scandalo. L’unica sentenza a favore della società riguarda una pronuncia del TAR di Latina che aveva sancito l’obbligo alla Regione Lazio di rispondere all’istanza di rinnovo della concessione formulata nel 2010. In esecuzione a quella sentenza – continua Riccardelli – la Regione Lazio si è poi immediatamente pronunciata negando il rinnovo della concessione motivando l’atto in base all’abusività occupazionale posta in essere dal concessionario a partire dal 1998. Tale diniego – è bene rimarcare – è stato successivamente impugnato dalla società al TAR senza ottenere la sospensiva. La Regione Lazio, subentrata nelle competenze allo Stato nel 2010 – a seguito della riforma costituzionale sul federalismo demaniale – riteneva nelle more che la competenza sull’area demaniale fosse ancora dello Stato. Le carte processuali parlano da sole, non c’è bisogno di alcun commento.  Stiamo parlando di un’ area del demanio le cui competenze hanno riguardato la Capitaneria di Porto, l’Agenzia Doganale e per ultimo la Regione Lazio. Il Comune di Formia si è costituito solo in un secondo tempo per tutelare il progetto della stazione marittima e del polo dei trasporti e collegamenti marittimi con le isole pontine. Un interesse pubblico su quell’area comprovato ed attestato da un finanziamento regionale. Non ci sono altri interessi commerciali o poteri speculativi a vantaggio di chicchessia. Le affermazioni diffamatorie e lesive pronunciate dal proprietario Michele Assante nei confronti del sindaco saranno oggetto di un’attenta valutazione dell’ufficio legale ai fini dell’inoltro di  una querela”.

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