POLIZIA DI STATO E GUARDIA DI FINANZA ARRESTANO DUE PERSONE PER ESTORSIONE

Nel pomeriggio del 26 novembre, la Squadra Mobile di Latina ed il Nucleo di Polizia Tributaria della GdF di Latina, a conclusione di attività investigativa, hanno tratto in arresto A. A. di anni 26 e S. M. di anni 25, in esecuzione di un provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Latina che ha disposto la custodia cautelare in carcere per il primo e gli arresti domiciliari per il secondo, in ordine al reato di estorsione.
Le indagini venivano avviate dal Nucleo di Polizia Tributaria di Latina a seguito della denuncia presentata da due giovani italiani presso la Tenenza della Guardia di Finanza di Terracina, nella quale raccontavano che nell’ottobre del 2011 erano stati contattati da A. A., titolare di un’attività di commercio di autovetture, per organizzare falsi sinistri ed ottenere l’indebito risarcimento del danno da parte della compagnia di assicurazione.
I due, allettati dalla prospettiva di facili guadagni, inizialmente accettavano la proposta ed incontravano A. A. in un garage posto sotto il centro commerciale “Panorama” dove facevano collidere due autovetture nella loro disponibilità. Poiché la collisione non sortiva l’effetto sperato, A.A. colpiva una delle due auto con calci allo scopo di aggravare i danni. Quindi, i tre posizionavano le auto in strada, e spargevano in terra i frammenti precedentemente raccolti, compilavano il CID e si recavano all’ICOT per farsi refertare accusando falsamente dei dolori.
L’A.A, tuttavia, già durante l’organizzazione del sinistro, aveva assunto un atteggiamento minatorio nei confronti dei due ragazzi che venivano avvertiti di non “parlare” con nessuno della truffa altrimenti li avrebbe fatti ammazzare. I due, impauriti, decidevano allora di sporgere denuncia e non appena ricevevano il primo rimborso per i danni materiali all’autovettura, pari a 400 euro, ne consegnavano metà all’A.A.
Le minacce di quest’ultimo, tuttavia, proseguivano anche per convincere i due ragazzi a reperire amici da utilizzare per prestiti in denaro presso finanziarie dietro un corrispettivo pro capite di 3000 euro a finanziamento.
Così, i due malcapitati decidevano di rivolgersi anche alla Squadra Mobile segnalando di essere stati sollecitati dall’A.A a riscuotere l’assegno frutto del falso incidente come risarcimento dei danni fisici. Venivano pertanto avviate le intercettazioni telefoniche che, oltre a fornire elementi di riscontro alle dichiarazioni dei due denuncianti, documentavano il coinvolgimento di S. M., utilizzato da A. A. per ottenere con le “maniere forti” gli illeciti profitti dei falsi sinistri stradali, consentendogli anche di non esporsi eccessivamente con le vittime.
Ritirato l’assegno, infatti, è S. M. a costringere una delle due vittime a recarsi presso un Ufficio Postale per fargli aprire un libretto di risparmio postale e farselo consegnare per assicurarsi il provento illecito.
A quel punto, poliziotti e finanzieri eseguivano una perquisizione domiciliare nei confronti dei due indagati che consentiva di sequestrare, oltre a tutto il materiale pertinente all’episodio citato, referti medici, preventivi di riparazione di autoveicoli, modelli CID, missive di legali e 2 pc portatili sui quali è in corso la relativa consulenza tecnica per risalire ad altri sinistri simulati, anche con la collaborazione delle compagnie di assicurazione coinvolte.
A.A. è stato condotto presso la Casa Circondariale di Latina e S. M. dovrà permanere presso la propria abitazione, a disposizione dell’A.G. competente.