GAETA, SCOPERTE DUE CASE D’APPUNTAMENTO: IN MANETTE PER SFRUTTAMENTO UNA 45ENNE

Deve essere stato l’incessante andirivieni di persone, corredato da alcune chiamate di segnalazione di qualche residente, a far scattare l’intervento dei Carabinieri del comando di Gaeta. Gli uomini del nucleo operativo del tenente Palma Lavecchia hanno scoperto ieri due case di appuntamento in uno dei vicoli di via Lungomare Caboto a Gaeta. A finire in manette, dopo l’irruzione dei militari nelle abitazioni e a conclusione di una intensa attività di indagine e pedinamento, una donna 45enne originaria della Colombia alla quale è stato contestato il reato di sfruttamento della prostituzione e che è stata poi trasferita presso la camera di sicurezza del comando di Gaeta.

Infatti la donna, regolarmente sul territorio italiano in virtù del passaporto spagnolo, si prostituiva abitualmente in un appartamento di lungomare Caboto, ma a far scattare il fermo nei suoi confronti è stato lo sfruttamento di un altro soggetto. Un giovane uomo transessuale di 20 anni e connazionale della donna colombiana, anch’egli con doppio passaporto comunitario, fatto arrivare dal loro paese di provenienza allo scopo di prostituirsi.


Peraltro sempre grazie all’intermediazione della 45enne il ragazzo alloggiava in un altro appartamento con un regolare contratto di affitto sempre a nome della donna arrestata.

Non è stato possibile valutare né il giro d’affari del sodalizio né le percentuali di denaro che il giovane trans era costretto a versare alla propria protettrice in quanto gli introiti dell’attività di prostituzione venivano sistematicamente trasferiti ai familiari dei due in Colombia. È probabile in ogni caso che questo tipo di attività da parte dei carabinieri prosegua nelle prossime settimane perché appaiono stranamente eccessivi in questo periodo gli annunci a sfondo sessuale pubblicati sui mezzi di informazione e grazie ai quali si pubblicizzano attività di prostituzione che, tuttavia, in assenza dello sfruttamento, non sono di per sé perseguibili come reato.

Annunci che in molti casi segnalano come domicilio delle esercenti, abitazioni site a Gaeta. Intanto è stato fissato per questa mattina presso la sezione di Gaeta del tribunale di Latina il rito per direttissima a carico dell’arrestata, mentre il ragazzo avrebbe espresso la volontà di rientrare in patria. Nessun coinvolgimento per i proprietari delle due abitazioni che sarebbero stati all’oscuro di tutta la vicenda, salvo che della presenza della donna il cui nominativo come detto era regolarmente registrato su entrambi i contratti di locazione.