TERRACINA, LA REPLICA DI EMILIO PERRONI DE LA DESTRA A ENZO GROSSI SUL TURISMO

Emilio Perroni 1

Caro Enzo
Terracina è in un coma reversibile, spero!!!
Ormai da diversi anni, ma se dovessi scegliere l’anno in cui il turismo si è fermato, allora scelgo indubbiamente il 2006, fino ad allora si vedevano diverse teste bionde a Terracina da aprile fino a novembre, come sai la stagione finiva con San Cesareo.
Molteplici sono le cause di questa crisi , una è indubbiamente l’euro forte che ha allontanato una fetta di mercato estero, un’ altra è stata la mancanza di rinnovare i flussi turistici nordici, che ha completamente bloccato il turismo svedese e norvegese , che era un costante flusso settimanale per sei mesi l’anno già dagli anni ’70. Inoltre tanti, troppi alberghi e pensioni a Terracina hanno poche stanze e non riescono ad ospitare un pulmman intero, questo è un serio problema organizzativo.
Inoltre non si è mai riusciti a creare un pacchetto turistico settimanale o quindicinale che preveda:quota di partecipazione per singoli, coppie , famiglie, gruppi; programma delle escursioni in barca, in bici o a piedi (trekking); visite guidate; scambi con alberghi di Ponza, Ischia, Roma, Napoli;servizi aggiuntivi , come saloni di bellezza , massaggi, cure termali , ma soprattutto non si è mai riusciti a mettere in rete tutto questo.


I nostri porti sono ridicoli senza alcun servizio a terra, sul porto non ci sono bar, ristoranti, banche, negozi , alimentari,solo giostre nel periodo estivo e camper in quello invernale.
Siamo nati per essere alla pari con Taormina, le Cinque Terre, la costiera amalfitana, ma non abbiamo quell’organizzazione, bisogna smettere di piangerci addosso e organizzarsi, avere l’umiltà e la capacità di andare a vendere Terracina . Ma prima bisogna cambiarla trasformarla in una Cenerentola moderna. Come??
Semplice, creiamo un’area portuale che sia tale, con parcheggi a breve e lungo termine per le isole, con una stazione mare. Rivalutiamo il centro storico e trasformiamolo in un centro commerciale naturale.Facciamo un Piano alberghi . Rilanciamo i campeggi. Sviluppiamo i bed&breakfast. Promuoviamo i nostri prodotti tipici, il Moscato, la Favetta, il nostro olio, il nostro pesce.

Le ricette, caro Enzo ci sono, ma come la terra che se non la coltivi diventa arida cosi il turismo se non lo coltivi MUORE.
Tuo
Emilio Perroni