PONZA, SEQUESTRO DELLA CENTRALE DI GIANCOS: PARLA VITIELLO DELLA SEP

*La centrale elettrica di Giancos*
*La centrale elettrica di Giancos*

“Il sottoscritto Silverio Vitiello, nella qualità di presidente della Società Elettrica Ponzese Spa rende noto che, a prescindere dalla difesa tecnica che sarà concordata con i nostri difensori nei prossimi giorni, ritiene che questo provvedimento rappresenta l’ennesimo colpo inferto alla SEP e, conseguenzialmente, alle sue maestranze, la cui unica colpa è quella di continuare a produrre energia elettrica su di un’isola ove la produzione di energia elettrica è stata considerata antieconomica anche da un colosso produttivo come Enel.

E’ inammissibile ordinare per decreto l’’indizione di un’asta pubblica per la costruzione di una nuova centrale elettrica, stante l’antieconomicità dell’investimento richiesto minacciando, in difetto, la chiusura dell’attuale centrale elettrica, la quale è assolutamente a norma ed osservante di tutti i parametri di riferimento previsti, come dimostrato dai periodici controlli che subiamo da tutti gli Enti di controllo.


L’unico effetto di tale sequestro sarà infatti riportare “all’età della pietra” l’isola di Ponza, visto che – temo – mai si riuscirà a realizzare ex novo, in termini previsti dall’ordinanza, una nuova centrale, che sia alternativa alla preesistente.

Operando in questo modo – continua la SEP – si fa pagare a un operatore privato (che pur svolge la propria attività nell’interesse pubblico), l’inefficienza di oltre 20 anni di amministrazioni comunali pregresse, che non sono riuscite a risolvere la problematica di individuare e predisporre ad hoc un’area ove collocare la centrale elettrica (la prima richiesta in tal senso al Comune fu fatta proprio dalla SEP fin dal 1980) senza che ogni volta le pressioni dei residenti locali riuscissero a far annullare gli atti amministrativi intrapresi secondo il principio “not in my home”, in virtù del quale tutti chiedono energia e progresso ma nessuno vuole assumersi l’onere dei “fastidi” in casa propria, e ciò sebbene l’isola di Ponza, per sua conformazione geografica, non offra alcuna scelta di posizionamento in area completamente disabitata, stante anche l’abuso edilizio selvaggio tollerato dalle pregresse amministrazioni nell’ultimo trentennio”.

***ARTICOLO CORRELATO*** (Sequestro preventivo per la centrale elettrica di Giancos – 12 aprile -)